La Bcc e gli aiuti al Fatebenefratelli
«Niente fazioni, ora sosteniamolo»

Il presidente Pontiggia: «Il grido dell’ospedale non può restare inascoltato, invito politici e imprenditori a ritrovare un sano campanilismo a favore del territorio»

«La lettera dei Fatebenefratelli è un grido che non può restare inascoltato, il nostro territorio deve muoversi con sano campanilismo». Giovanni Pontiggia, presidente della Bcc Brianza Laghi, è il primo ad alzare il telefono dopo aver letto le parole di Nicola Spada: il direttore generale della Provincia Lombardo-Veneta dei Fatebenefratelli chiede farmaci e dispositivi di protezione individuale per strutture religiose - a partire ovviamente dall’ospedale Sacra Famiglia di Erba - che operano in prima linea al pari degli ospedali pubblici.

«Non volevo credere alle parole dei Fatebenefratelli - dice Pontiggia - il nostro ospedale non può e non deve sentire le istituzioni lontane. Io invito i politici a mettere da parte le fazioni e farsi sentire per garantire al Sacra Famiglia tutto ciò di cui ha bisogno. Ma anche gli imprenditori dovrebbero fare una rete, attivare i loro canali per avere forniture magari dalla Cina o dagli Stati Uniti che si potrebbero poi donare all’ospedale».

L’appello di Spada ha colpito nel segno in una città che conta ormai sei morti riconducibili al Covid-19 e un reparto dedicato all’ospedale con settanta pazienti. «Non siamo più in grado di reggere oltre senza un concreto supporto sul fronte degli approvvigionamenti dei farmaci e dei dispostivi necessari a proteggere i nostri pazienti e il nostro personale» ha scritto Spada, che è anche alla ricerca di infermieri da inserire al Sacra Famiglia e nella altre strutture assistenziali della Provincia Lombardo-Veneta.

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