La medaglia olimpica di Viviani
Un altro cimelio per il museo

C’è una bella storia d’amore dietro la medaglia di bronzo olimpica da alcuni giorni presente al “Museo del ciclismo Madonna del Ghisallo”. Infatti il prezioso cimelio - uno dei tanti che si trovano sul colle più famoso delle due ruote - è stato regalato dal pistard e ciclista su strada Elia Viviani alla fidanzata che ha deciso di omaggiare il museo del ciclismo. Un simbolo già importante caricata di ancora più magia, come spiega il presidente della fondazione Museo del Ghisallo Antonio Molteni: «La medaglia è quella conquistata da Elia Viviani a Tokyo nel 2020, la particolarità è che non si tratta di una copia ma è la medaglia originale consegnata sul podio – spiega Molteni - Solitamente ci portano delle copie ma non è questo il caso, ed è impreziosita dalla firma dello stesso ciclista. Mi viene onestamente il “magone” quando la prendo in mano, per quanto rappresenta sia dal punto di vista sportivo che umano».

Come si diceva la medaglia non è arrivata direttamente dal campione: «E’ stata regalata alla fidanzata che ha deciso poi di omaggiare il museo. Non si tratta che un altro prezioso segno di riconoscimento per la nostra struttura. Adesso stiamo aspettando ci venga consegnata anche una bici di Eddy Merckx, uno dei più forti ciclisti di sempre».

Viviani si è distinto in particolare come pistard vincendo anche un oro olimpico nel 2016 a Rio de Janeiro, oltre a tappe di Tour, Vuelta e Giro. Un corridore di primissimo piano, degno di finire in una cornice tanto importante. G. Cri.

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