La sfida sempre in salita di un ciclo-amatore: duecento volte sul Ghisallo

Magreglio Porcini, 65 anni, parte da Verano e percorre 91 chilometri con 1050 metri di dislivello. In strada sei giorni su sette. «Mi piacciono le sfide, amo la salita e per questo ho scelto il tratto»

Duecento volte la salita del Ghisallo, duecento volte 1.050 metri di dislivello in bicicletta, duecento volte 91 chilometri di strada partendo da Verano Brianza e arrivando fino al Museo del Ghisallo. Questa è la sfida incredibile che attende un ciclo-amatore: Salvatore Porcini, che già in questi primi giorni di gennaio ha completato per dieci volte il tratto salvo poi doversi fermare per il maltempo.

L’appassionato di bicicletta non ha una motivazione particolare per fare questo tragitto, lo muove solo l’amore per il pedale e per il Ghisallo con i suoi tornanti. Non si tratta peraltro di una sfida del tutto inedita perché nel 2022 Porcini ha completato cento volte il tratto Verano Brianza - Ghisallo, quindi vuole “solo” raddoppiare il risultato ottenuto lo scorso anno.

I precedenti

Porcini parte appunto dall’impresa del 2022: «Lo scorso anno ho fatto cento volte il Ghisallo partendo da casa a Verano Brianza - spiega -. Naturalmente faccio la salita del Ghisallo quella vera, quindi passo da Erba poi vado a Pusiano, Valmadrera, Bellagio e salgo i tornanti fino a Magreglio, poi torno da Asso. Sono in totale 91 chilometri con 1.050 metri di dislivello, ci vogliono circa quattro ore al giorno».

Si tratta insomma della passione di un pensionato, in grandissima forma, si può dire: «Ho 65 anni e sono in pensione, come lavoro ho fatto l’imbianchino per una vita, sono un’ex maratoneta quindi mi piacciono le sfide dure, preferisco decisamente la salita e per questo ho scelto questo tratto. Avevo anche pensato di fare il giro intero del Lago di Como, ma ci vuole molto tempo e non c’è una salita come il Ghisallo. Io sono uno scalatore e volevo cimentarmi in una sfida simile, ripetere quella dello scorso anno raddoppiandola mi sembra un bello stimolo».

L’impresa

Duecento volte il Ghisallo vuol dire affrontare l’uscita due giorni ogni tre, massimo quattro, e bisogna considerare il meteo non sempre favorevole: «Devo fare Verano – Ghisallo e ritorno tutti i giorni per sei giorni la settimana, il settimo giorno mi riposo. In questo modo mi posso portare avanti in previsione di pioggia e brutto tempo in genere, in questo gennaio al 13 ho raggiunto le dieci salite a Ghisallo. Quando avrò finito avrò fatto 18.200 chilometri con 210.000 metri circa dislivello. Lo scorso anno ho fatto 310.000 metri di dislivello in 292 uscite, quindi oltre al Ghisallo mi sono impegnato anche su altri tratti, cosa che farò anche nel 2023». La sfida verrà “certificata”.

«A seguire la mia sfida ci sarà il museo del Ghisallo che pubblicherà sul suo spazio internet gli aggiornamenti e un rappresentante di un’associazione di Magreglio mi accompagnerà da Valmadrera fino al Ghisallo con l’auto per certificare l’avvenuta salita e per questioni di sicurezza. È una sfida divertente per me essendo un grande appassionato di bicicletta e amante del Ghisallo ».

Una bella prova soprattutto se si considera l’età del ciclista e il pochissimo tempo per recuperare le forze, sarà una sfida da seguire con attenzione nel corso dell’anno e si può immaginare che il 65enne di Verano porterà a casa il risultato già diversi mesi prima della fine del 2023.

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