Lambrugo, la scelta di fede di Elena
«Abbraccio Cristo, diventerò suora»

Ha 28 anni, apprezzata educatrice, a ottobre entrerà in una comunità salesiana - «Proseguo il mio cammino vocazionale, ma resto la stessa persona legata a famiglia e amici»

«Un grande dono che deve essere accolto e accompagnato con la preghiera». Con queste parole il parroco, don Carlo Leo, ha annunciato l’inizio di un cammino vocazionale per Elena Corbella, 28 anni, da sempre impegnata in parrocchia e in oratorio e figura di riferimento, come educatrice, nei progetti di prescuola e doposcuola a Lurago d’Erba. Punto di riferimento per l’unità pastorale di Lurago e Lambrugo e per le scuole luraghesi, ha coordinato negli ultimi anni anche gli oratori e i centri estivi parrocchiali.

Conosciuta e apprezzata da bambini e ragazzi, Elena ha deciso di intraprendere un cammino di discernimento spirituale nella Congregazione delle Suore Salesiane, che hanno la casa madre a Milano. Una scelta importante che la porterà a lasciare il paese, la parrocchia e le scuole per capire in questo anno di prova se la sua vocazione progredirà definitivamente verso il noviziato e i voti temporanei. Una decisione che ha spiazzato tante persone: in un mondo sempre più secolarizzato la scelta nobile e lodevole di donare totalmente la propria vita per gli altri è una decisione che stupisce e affascina. Giovane schiva e riservata, di una cordialità e una simpatia rare, Elena è sempre stata la vicina della porta accanto, l’amica, la collega e per tanti l’educatrice oratoriana e a scuola.

Una vita che definiremmo normale, già avviata, sia in campo lavorativo che nel campo del volontariato oratoriano, e già affermata, che però è stata toccata da qualcosa di più grande e dal desiderio di una piena totalità di vocazione.

Ed Elena spiega come è nato ed è cresciuto questo desiderio: «Ho frequentato per un anno il Gruppo Samuele, organizzato dall’Arcidiocesi di Milano, per verificare una propensione verso un cammino vocazionale – racconta – Nel percorso ovviamente ho continuato nel mio lavoro e nel volontariato in oratorio. Ho avuto la possibilità di conoscere il mondo salesiano e la possibilità di percorrere questo anno di prova e di discernimento nelle loro strutture: seguono anche loro ragazzi e adolescenti nelle loro scuole e quindi proseguirò assolutamente nel campo educativo, ma al tempo stesso vivrò in una comunità salesiana femminile e percorrerò questo tempo di discernimento».

L’articolo completo su La Provincia in edicola oggi, 15 settembre

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