Lettera di 31 associazioni lariane. «Niente Polizia locale in stazione a Erba»

L’appello Il sostegno trasversale ai giovani de “Lo Snodo”, va dalla Caritas a Legambiente. «Spazi che devono continuare a essere dei ragazzi» - Pelucchi: «Serve dialogo con il Comune»

Ci sono i cattolici della Caritas e della Fondazione Don Caccia, il Cai e Legambiente, lo sport e la scuola. Oltre trenta realtà hanno firmato una lettera a sostegno dell’associazione Lo Snodo, che anima la stazione di piazza Padania, per dire no all’apertura di un ufficio della polizia locale all’interno della struttura.

«Riteniamo - scrivono i sostenitori de Lo Snodo - possa essere utile che la Polizia locale presidi maggiormente il territorio erbese, da piazza Padania alle periferie, per vigilare e sanzionare i comportamenti non adeguati di tutte le persone che violino la legge. Pensiamo però che gli spazi dentro la stazione debbano continuare ad essere vissuti dai ragazzi e dalla comunità, arrivando a garantire l’apertura tutti i giorni della settimana».

«La stazione diventi un punto di riferimento per i giovani del territorio, per le persone e le famiglie, perché sapranno di poter trovare lì attività per i loro figli, momenti di svago e approfondimento, in un clima collaborativo e di solidarietà»

Lo scorso fine settimana, quando la stazione è rimasta aperta per una serie di eventi natalizi, le associazioni coinvolte hanno notato «un clima diverso anche in piazza»: la sicurezza passa insomma da una stazione viva e vissuta. L’auspicio è che la struttura «diventi un punto di riferimento per i giovani del territorio, per le persone e le famiglie, perché sapranno di poter trovare lì attività per i loro figli, momenti di svago e approfondimento, in un clima collaborativo e di solidarietà».

I firmatari riconoscono all’amministrazione l’impegno «a voler garantire la sicurezza della zona. Confidiamo però che possa farlo mandando gli agenti di polizia locale direttamente sulla banchina dei bus e dei treni, anziché in un locale interno, senza finestre, con gli schermi che trasmettono quanto le telecamere riprendono fuori dalla porta».

La posizione

È la posizione già espressa dai ragazzi de Lo Snodo, oltre che dai consiglieri di Erba Civica e del Pd che porteranno il tema in consiglio comunale. La novità sta nel “peso” dei sottoscrittori: il mondo cattolico con Caritas, Fondazione Don Caccia e Oasi di Erba, sigle storiche come Cai e Legambiente, lo sport con Team Alto Lambro ASD, la scuola con Enfapi.

Ci sono firmatari, come il gruppo culturale La Martesana e l’associazione Familiarmente Noi, che collaborano assiduamente con la stessa amministrazione comunale nell’organizzazione di eventi. E non mancano grossi nomi del mondo cooperativo come la canturina Mondovisione e la comasca Questa generazione.

«Chiediamo nuovamente all’amministrazione - dice Simone Pelucchi, presidente de Lo Snodo - un dialogo: ci consideri come interlocutori e valuti realmente soluzioni alternative. I vigili occuperebbero uno spazio destinato alle nostre attività per tre giorni alla settimana, al mattino o al pomeriggio, non nelle fasce orarie serali e notturne che sono quelle più a rischio; avrebbero una sede distaccata a 650 metri dal comando: sono 7 minuti a piedi e due in macchina».

Il tutto, conclude Pelucchi, «per guardare dall’interno della stazione quanto registrano le telecamere puntate sulle banchine fuori dalla porta: noi crediamo che un maggior numero di agenti vada mobilitato sul posto, non all’interno dell’edificio».

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