L’ex sindaco di Lambrugo
«Mi hanno pugnalato
e hanno ferito il paese»

Intervista esclusiva a La Provincia del primo cittadino sfiduciato

«C’è qualcuno ai piani superiori che ha ordito questa operazione e ha dato l’ordine. I dissidenti, che hanno provocato questa crisi, hanno pugnalato non me, ma il paese: sono una vergogna e un danno per Lambrugo». L’ ex sindaco, Giuseppe Costanzo, sfiduciato giovedì scorso a causa delle dimissioni della sua vice, Elisa Marini, insieme a tre consiglieri della maggioranza (Alessio Abinti, Barbara Pirovano e Giovanni Ruggiero) e a tutti i consiglieri di opposizione (Maurizio Mappelli, Vasco Dossena e Gianluca Scalzotto) lo spiega a La Provincia, rompendo il silenzio.

«Mi sento come una moglie che ha scoperto che il marito andava con l’amante e non l’ha mai dato a vedere.Una vera pugnalata volta solo contro la mia persona. Il vero problema è che non hanno ferito me, ma il paese e questo mi fa veramente arrabbiare. Con il commissariamento si ferma tutto: lavori alla scuola, progetto dell’asilo nido ma anche normali manutenzioni. Per sei anni sono stato a disposizione di tutti: controllavo il verde, il decoro, ho provato a dirigere il traffico quando c’erano i lavori sulla Briantea e loro erano sempre a casa. Chi farà tutto ciò».

E a proposito delle accuse di voler accentrare tutto replica: «Parlano gli atti: nessuno di loro in un anno e mezzo si è mai opposto o anche solo astenuto su qualche questione. Ho sempre lasciato che seguissero quanto di loro competenza, ovviamente pretendendo che mi informassero visto che sono il sindaco. Le loro motivazioni? Irrisorie e da principianti. Forse avevano invidia e gelosia nei miei confronti, di sicuro non ci sono ragioni politiche».

L’intervista completa su La Provincia di lunedì 4 novembre

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