È stata disposta la chiusura per 15 giorni del “Doner King” di Erba: «frequentato da persone con gravi pregiudizi penali»

Licenza sospesa In particolare durante una rissa il titolare dell’esercizio commerciale non ha chiamato la polizia nemmeno quando uno dei ragazzi coinvolti si è rifugiato nel suo locale con un oggetto contundente

Al termine di mesi di verifiche ed elementi raccolti dai carabinieri della stazione di Erba, culminate in una proposta del giugno di quest’anno di «applicazione della sospensione delle autorizzazioni per la gestione di un esercizio pubblico», il Questore di Como ha disposto la sospensione della licenza del “Doner King” di piazza Padania a Erba per una durata di 15 giorni, con la conseguente interruzione dell’attività commerciale.

La notizia è stata data direttamente dagli uffici di viale Roosevelt. La piazza dell’Erbese e il locale in questione più volte nei mesi scorsi erano finiti al centro di notizie di cronaca che avevano interessato anche la politica locale e non solo. Ed era stato proprio per questo – per questioni di allarme per la collettività – che i carabinieri della stazione cittadina avevano rivolto al Questore una proposta finalizzata all’emanazione di un provvedimento di sospensione della licenza.

Era stato infatti accertato dai militari dell’Arma, scrive la Questura nel comunicato, «che in più occasioni l’esercizio pubblico era stato frequentato da persone gravate da pregiudizi penali e di polizia», e che «in una circostanza (il 17 marzo di quest’anno, ndr) era scoppiata una violenta rissa tra due fazioni di ragazzi, verosimilmente di origine straniera, durante cui un partecipante, armato di un oggetto contundente, vedendosi sopraffatto dagli antagonisti, aveva trovato rifugio all’interno del locale».

Il titolare in quella occasione non aveva «provveduto a chiedere l’intervento delle forze di polizia rendendo difficoltose le indagini volte all’individuazione dei responsabili dei violenti fatti». Tutti motivi che dopo la richiesta dei carabinieri hanno portato il Questore di Como - «verificata la sussistenza di elementi tali da far ritenere che presso l’esercizio pubblico esistano obiettive condizioni di pericolo per l’ordine e la sicurezza pubblica, e considerata la gravità dei fatti» - a disporre la sospensione della licenza.

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