Mariano, rivoluzione a scuola
«Ecco come ripartiremo»

Viaggio nel cantiere della “Don Milani”. Definiti i percorsi e bollini per segnare i punti di attesa. «Tolti gli armadietti per dare più spazio agli alunni»

Ingressi ridistribuiti su più cancelli, intervalli scaglionati e, ancora, mensa su più turni.

Così l’emergenza sanitaria cambia i tempi a cui la scuola era abituata da secoli, ridisegnando gli spazi della didattica anche all’interno dell’istituto “Don Milani” a Perticato di Mariano. Dietro i portoni ancora chiusi, gli insegnanti sono alle prese con la bindella per garantire la distanza tra le “rime buccali” degli studenti. Perché è questo il metro di sicurezza a cui è appeso il ritorno a scuola dei 1336 studenti ridistribuiti nei plessi riferiti al comprensivo.

«Non ho dubbi che la scuola riaprirà: anche per la politica alta questo rappresenta un banco di prova» spiega il dirigente dell’istituto Giuseppe Angelo Proserpio che si prepara al suono della prima campanella dell’anno, il 14 settembre, anticipata mercoledì dall’avvio dei corsi di recupero per le medie. «La scuola vera è quando ci sono i ragazzi. Certo, dovremmo stare attenti, un po’ più di prima» aggiunge il preside che arriva pronto all’esame della riapertura «il personale Ata ha già seguito un corso di formazione Covid che verrà riproposto per i docenti».

Distanziamento è la parola che guida la riapertura del plesso, ieri un campo “minato” di bollini gialli, mano a mano appiccicati sulle piastrelle per indicare “aspetta qui” o , ancora, il percorso da seguire per muoversi tra le aule. «Tutti seguiranno le lezioni in classe dove abbiamo tolto gli armadi e le cattedre: il maestro siederà dietro un banco per guadagnare spazio» spiega Proserpio.

(Silvia Rigamonti)

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