Mattia, i cani fiutano una pista
E puntano sempre verso il rifugio

Negative le ricerche nel lago Palù: il trentenne non si trova. Oggi la decisione se proseguire le ricerche

Como

Dante, il cane di Mattia Mingarelli, non fa altro per tutto il giorno. Appena esce dalla baita in Valmalenco, dove si trova la famiglia del trentenne scomparso per seguire da vicino ricerche e indagini, prende la strada per il rifugio Ai Barchi e lì si mette a girare. Quindi torna alla baita. Su e giù da due settimane. Segno, assicura chi conosce il comportamento dei cani, che è attorno a quel rifugio che Dante ha visto per l’ultima volta il suo padrone. E dopotutto anche i cani molecolari dei carabinieri puntano sempre e comunque lì. Lo hanno mostrato, l’altroieri sera, le telecamere di “Chi l’ha visto?”. Appena il conduttore faceva annusare al bloodhound l’odore del giovane di Albavilla, il cane puntava dritto verso il rifugio.

Il cui titolare, Giorgio Del Zoppo detto il Gufo, ha accettato di parlare alla trasmissione Rai per ribadire: «Quel venerdì Mattia è passato qui due volte, verso le 15.30 abbiamo bevuto una cosa e mi ha chiesto se avevo delle stanze per il 31. Poi è tornato verso le sei. Abbiamo fatto un aperitivo, mangiato un tagliere di crudo, e bevuto un paio di calici. E alle sette e mezzo è andato via».

Del Zoppo ha raccontato inoltre che non conosceva Mattia: «Neanche avevo il suo numero» ha detto davanti alla telecamere. L’aveva visto un paio di volte, l’ultima due anni fa. Fino a venerdì di 7 dicembre quando il trentenne di Albavilla sarebbe passato per ben due volte dal Gufo, e nell’ultima avrebbero consumato un aperitivo assieme come vecchi amici, nonostante il rifugio fosse chiuso.

La sola certezza in mano agli inquirenti è la passeggiata tra i Barchi e il lago Palù fatta da Mattia con il cane Dante. Passeggiata confermata a “Chi l’ha visto?” da un telespettatore che ha detto di averlo incontrato attorno alle 15.45.

Le ricerche dei sommozzatori sotto il ghiaccio del lago Palù, nel frattempo, non hanno dato alcun esito. Per due giorni i sub hanno setacciato i fondali del piccolo specchio d’acqua della Valmalenco, ma è stato inutile.

Per tutta la giornata di ieri, inoltre, Vigili del fuoco, Sagf e volontari hanno cercato Mattia nei dirupi segnalati dai Carabinieri, ma anche qui non è stata trovata alcuna traccia.

A questo punto le ricerche, dopo due settimane, potrebbero essere interrotte, salvo naturalmente riprendere sulla base di una segnalazione attendibile. Se ne discuterà questa mattina in Prefettura, in un tavolo al quale partecipano tutti gli enti e le istituzioni che compongono l’imponente task force che per due settimane ha fatto di tutto ritrovare l’agente di commercio scomparso.

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