Mille alpini lariani alla sfilata nazionale
Con il no alla guerra

L’Adunata Ieri una folta delegazione presente a Rimini - Striscione e pannello floreale di Griante per l’Ucraina - Il presidente: «Grande orgoglio per la sezione di Como»

«Mai più la guerra, mai più». È arrivato forte, ieri pomeriggio il messaggio degli Alpini comaschi che, durante la sfilata sul lungomare di Rimini, hanno scelto questa frase di stretta attualità per prendere posizione sul conflitto ucraino.

E proprio all’Ucraina e alla riviera romagnola è stato dedicato il pannello floreale realizzato con la consueta passione dagli Alpini di Griante, gruppo che quest’anno festeggerà il proprio centenario. Oltre un migliaio le Penne nere comasche che hanno sfilato a Rimini, con 108 gagliardetti (su 124).

Bagno di folla

Soddisfatto il presidente Enrico Bianchi (al suo fianco il past president Chicco Gaffuri e il consiglio sezionale). «È un risultato che va oltre ogni più rosea aspettativa della vigilia - commenta il presidente -. Oltre mille Alpini comaschi presenti a Rimini dopo due anni come quelli appena trascorsi sono per la sezione motivo d’orgoglio. Abbiamo voluto testimoniare con una simbologia forte come lo striscione e il pannello floreale il nostro no alla guerra, apprezzato anche dalle migliaia di persone presenti lungo il percorso della sfilata». Da segnalare che il vessillo della sezione di Como è stato “scortato” dal generale di corpo d’armata Giorgio Battisti .

Un bagno di folla importante quello che ha atteso le Penne nere lariane dopo due anni difficili in cui l’Adunata nazionale di Rimini è stata rinviata per ben due volte. Applausi del pubblico per l’alpino Pietro Agostoni , classe 1937 di Cabiate e per il cappello portato dal lennese Cesare Galli , appartenuto al papà Orlando, reduce da Nikolajewka.

Si guarda già al Raduno

Dunque la risposta degli Alpini comaschi c’è stata, come quella della ventina di sindaci con la fascia tricolore e della rappresentante dell’amministrazione provinciale. Citazione d’obbligo per le fanfare alpine di Asso e di Olgiate Comasco, presenza preziosa la loro.

Ma ora si guarda già ad Udine 2023, quando sicuramente, qualora l’emergenza Covid dovesse essere effettivamente alle spalle, la rappresentanza comasca sarà sicuramente ancor più nutrita.

L’adunata di Rimini va, quindi, in archivio, ma per Como c’è dietro l’angolo il Raduno del Centenario in calendario il 5 giugno e posticipato due volte a causa della pandemia, tanto da essere accompagnato dalla dizione “100+2”. C’è da scommettere che quella per il centro cittadino sarà una pacifica invasione. Infine dagli altoparlanti sparsi sul lungomare di Rimini è stato più volte ricordato il nome del beato Teresio Olivelli , una delle sette medaglie d’oro al valor militare presenti sul vessillo sezionale.

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