Nuove tariffe, acqua alle stelle
Ma si salva solo Erba

Proteste soprattutto nei Comuni più piccoli all’arrivo della prima bolletta emessa dal nuovo gestore: «Un errore non rateizzare conguaglio e consumi»

Le bollette dell’acqua sono arrivate nel cuore dell’estate, qualcuno ha aperto la busta solo al ritorno dalle vacanze. Cambiano le cifre, ma la sostanza è sempre la stessa: da Erba ai piccoli paesi del Triangolo Lariano, tutti si sono ritrovati con un salasso fino a tre volte superiore rispetto a quanto pagavano in passato.

Il caso è montato per tutta la seconda metà di agosto, tanti cittadini infuriati si sono sfogati e il sindaco di Ponte Lambro Ettore Pelucchi, che rappresenta 21 Comuni erbesi nella commissione per il controllo analogo di Como Acqua, ha perfino convocato una riunione pubblica per spiegare ai residenti del suo paese e di tutto il territorio che cosa abbia causato questi incrementi.

Una premessa è d’obbligo: gli importi delle ultime bollette sono effettivamente straordinari e non si rivedranno più. La società pubblica Como Acqua, che è diventata gestore unico del sistema idrico per tutta la Provincia di Como, ha conteggiato infatti nella stessa bolletta il primo semestre del 2019 e il conguaglio per tutto il 2018.

Lo scorso anno, a seguito dei ritardi nella costituzione della nuova società di gestione, i cittadini hanno pagato l’acqua calcolata sulle base delle vecchie tariffe; ora si ritrovano a pagare in una volta sola anche la differenza tra nuove e vecchie tariffe.

L’insieme di tutti i fattori, va da sé, è stato esplosivo. Se la città di Erba - colpita comunque da bollette salate - ha risentito meno degli aumenti perché applicava già tariffe in linea con quelle imposte poi da Como Acqua, ci sono piccoli paesi - da Ponte Lambro a Valbrona, passando per Caslino d’Erba e Canzo - che pagavano molto poco il servizio idrico.

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