Strage di Erba, fissata l’udienza per la richiesta di revisione. Ma non è la riapertura del caso

Il caso La Corte d’Appello di Brescia ha fissato per l’1 marzo l’udienza in cui si discuterà della richiesta di revisione della sentenza a carico di Rosa Bazzi e Olindo Romano

La Corte d’Appello di Brescia ha fissato per il prossimo 1 marzo l’udienza in cui si discuterà della richiesta di revisione del processo per la strage di Erba. Contrariamente alle notizie che stanno girando su molti media, non si tratta del via libera alla riapertura del processo, bensì della discussione pubblica dei motivi che hanno spinto la Procura generale di Milano a inoltrare la richiesta di revisione.

In quella sede in caso di accoglimento i giudici potranno annullare la sentenza di condanna e fissare una riparazione a norma dell’articolo 643 del codice di procedura penale per il mal giudicato.In caso di rigetto, invece, confermeranno la sentenza provvedendo alla condanna dei richiedenti.

I giudici della Corte d’Appello di Brescia hanno sostanzialmente riunito tre differenti ricorsi: quello firmato dal sostituto procuratore generale di Milano Cuno Tarfusser, inoltrato a Brescia con una richiesta di inammissibilità da parte del capo della stessa Procura generale meneghina, quello degli avvocati di Rosa Bazzi e quello dei legali di Olindo Romano.

Come si legge nell’atto nell’udienza dibattimentale «si discuterà dell’impugnazione proposta». Questo significa che non c’è il via libera alla riapertura del caso, ma a confrontarsi sulla richiesta stessa.

Vero è che la Corte d’Appello di Brescia non ha provveduto a emettere un’ordinanza di inammissibilità, prevista quando la richiesta è proposta fuori delle ipotesi previste dagli articoli del Codice oppure risulta manifestamente infondata, ma ha voluto fissare una udienza dibattimentale per sentire le ragioni delle varie parti. Ma questo non si traduce nella riapertura del processo, il caso infatti potrà dirsi riaperto solo ed esclusivamente nel momento in cui i giudici accogliendo l’istanza di revisione indichino l’ammissione delle asserite nuove prove (tutte o in parte) fissando il contraddittorio su queste. Qualora la richiesta di revisione venisse accolta, si aprono due ulteriori scenari. Il primo: sentenza di annullamento della condanna e proscioglimento (Rosa e Olindo uscirebbero dal carcere, e il caso ripartirebbe da zero). Il secondo: sentenza di rigetto della richiesta di revisione.

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