Erba, il magistrato che voleva riaprire il caso è ora sotto accusa disciplinare. Si presenterà davanti ai giudici a febbraio

Strage di Erba Il caso del sostituto procuratore generale di Milano Cuno Tarfusser si terrà l’8 febbraio di fronte al Consiglio superiore della magistratura per giudicare le modalità con cui ha richiesto la revisione

Si discuterà il prossimo 8 febbraio, davanti alla sezione disciplinare del Consiglio superiore della magistratura, il caso del sostituto procuratore generale di Milano Cuno Tarfusser che ha proposto la revisione del processo sulla strage di Erba del 2006, per la quale sono stati condannati in via definitiva all’ergastolo i coniugi Olindo Romano e Rosa Bazzi.

La Procura generale della Cassazione nelle scorse settimane aveva trasmesso gli atti al Consiglio superiore della magistratura chiedendo di giudicare l’operato del magistrato per le modalità con cui ha proposto quella revisione.

La vicenda

In base alla segnalazione della procuratrice generale milanese Francesca Nanni, infatti, Tarfusser avrebbe «violato i doveri di correttezza, riserbo ed equilibrio» e non si sarebbe attenuto al «documento organizzativo dell’ufficio».

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La vicenda, per la quale ora la sezione disciplinare ha fissato udienza, vede al centro un braccio di ferro tra Tarfusser e i vertici dell’ufficio. Il primo, ritenendo un errore giudiziario gli ergastoli inflitti ai coniugi Olindo Romano e Rosa Bazzi, il 31 marzo scorso ha depositato di propria iniziativa in cancelleria la richiesta, da inoltrare a Brescia, di riaprire il caso sulla strage di Erba.

Tarfusser è disciplinarmente sotto accusa

Il procuratore generale Nanni ha ritenuto che in questo modo sia stato scavalcato il regolamento interno che assegna solo all’avvocato generale o alla stessa procuratrice generale «la facoltà di richiedere la revisione di sentenze», qualora sopravvengano nuove prove d’innocenza. Ora il sostituto procuratore generale milanese è disciplinarmente accusato di aver tenuto, senza alcuna delega dal capo, contatti con i difensori di Olindo e Rosa, e di aver ricevuto da loro consulenze scientifiche sulle asserite nuove prove a favore dei coniugi, contenute nella proposta di revisione.

Proposta che comunque Nanni ha già mandato alla Corte d’Appello di Brescia, ma con parere negativo perché «inammissibile». La Corte bresciana dovrà decidere.

Il podcast

Della richiesta di revisione di Cuno Tarfusser e delle assurdità in essa contenute, rilette alla luce delle tre sentenze emanate sul caso, in tre differenti gradi di giudizio, e riascoltando i protagonisti di questa storia insieme a chi se ne è occupato per anni, abbiamo parlato e scritto proprio su queste pagine e su questo sito nelle cinque puntate della seconda stagione del nostro podcast Anime Nere. Le potete ascoltare qui.

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