Studente fatto scendere dal bus
«Tessera in regola». Poi le scuse

Asf scrive al ragazzo di Arosio e ai familiari e richiama l’autista. L’episodio fuori dal liceo a Erba. Il conducente non ha dato spiegazioni

«Mio figlio, con l’abbonamento pagato e in regola, è rimasto a piedi senza un motivo. E adesso voglio sapere i dettagli, e che cosa succederà all’autista di Asf che ha sbagliato nel non farlo salire a bordo».

Così reclama Enzo Galli, commerciante di Arosio, il papà di un 14enne iscritto alla classe prima al liceo Carlo Porta di Erba. Un percorso, da scuola a casa e viceversa, per il quale ogni giorno il figlio utilizza i mezzi pubblici, tra treno e bus. Al papà di Galli, dopo qualche settimana, una risposta è stata data. Ma, per il genitore, non è sufficiente. «Mi parlano genericamente di provvedimenti e, senza un nome e un cognome, via e-mail, non aggiungono altro».

Per parte propria, Asf ribadisce le scuse al giovane, già anticipate nella lettera dell’Urp. L’azienda del trasporto pubblico ammette che c’è stato un errore da parte dell’autista, formalmente richiamato al rispetto del regolamento. E garantisce il proprio impegno affinché episodi simili non si ripetano.

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