Truffa dell’acqua: anziani derubati di oro e contanti

Canzo Vittima una coppia che ha fatto entrare in casa un falso tecnico idrico. L’uomo ha buttato nel lavandino una fialetta puzzolente per simulare l’inquinamento

Almeno mille euro in contanti, poi oggetti in oro e preziosi dal valore da quantificare: stavolta a Canzo la truffa dell’acqua inquinata è andata a segno. L’episodio risale a lunedì ed è avvenuto in via Grandi, al limitare della zona residenziale del paese. Le vittime sono due ottantenni, marito e moglie, convinti a lasciare entrare in casa un falso tecnico della rete idrica. Come tale si era infatti presentato lo sconosciuto che ha convinto i coniugi a mettere, come capita sempre in questi casi, i preziosi e i contanti nel frigorifero per poi fare allontanare i proprietari e andarsene con il bottino, i risparmi e i ricordi di una vita.

Modalità

Le modalità sono quelle tra le più utilizzate dai truffatori: una decina di giorni fa un tentativo di raggiro simile era stato fatto ad Albese con Cassano, ma non era riuscito. Il problema è che si ha a che fare con professionisti della truffa, che sanno essere convincenti, spesso anche con persone non sprovvedute. In via Grandi a Canzo il truffatore si è presentato al cancello dei due anziani con una tuta e un cappellino blu e ha parlato di problemi di inquinamento alla rete idrica. Non solo, oltre a spacciarsi per tecnico dell’azienda dell’acqua, l’uomo ha raccontando anche di essere figlio del comandante della polizia locale. Una volta all’interno, mentre apriva il rubinetto per fare il controllo dell’acqua, il finto tecnico ha gettato di nascosto una fiala puzzolente nel lavandino, per far capire agli anziani che il problema dell’acqua c’era.

L’uomo ha quindi spiegato che il cattivo odore e l’inquinamento potevano portare a rovinare i preziosi e non poter più utilizzare il contante. Gli anziani hanno così seguito il consiglio del finto tecnico e hanno messo contanti e preziosi nel frigo. Con la scusa di aprire dei rubinetti in un altro locale, l’uomo ha distratto gli anziani, ha preso il bottino dal frigorifero e si è allontanato: in strada c’era un complice su una macchina grigia ad attenderlo.

Nel bottino c’erano monili in oro raccolti nel corso di una vita, dal valore comunque rilevante, ma che è certamente inferiore rispetto al valore affettivo. Sono poi spariti un migliaio di euro in contanti.

Varianti

Su quanto accaduto indagano i Carabinieri della caserma di Asso. Episodi simili sono già avvenuti, oltre a quello già citato di Albese con Cassano, anche a Canzo e a Longone al Segrino. Talvolta vengono messe in scena delle varianti: spesso non viene usata la fiala puzzolente ma viene messa nell’acqua qualche altra sostanza, mentre in qualche caso i truffatori hanno fatto esplodere dei piccoli petardi per far credere alle loro vittime che le tubature stiano esplodendo.

Il consiglio è sempre quello di non far entrare sconosciuti in casa, e di non farsi prendere dal panico in certe situazioni, piuttosto, chiamare i carabinieri o la polizia per sicurezza. Un altro consiglio, magari, può essere quello di evitare di tenere in casa importante somme in contanti.

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