Cocaina, maxi operazione
Oltre 30 arresti tra Como e Milano

La squadra mobile della questura di Como sta chiudendo in queste ore il cerchio attorno a una gigantesca inchiesta avviata nel 2003 su un giro di stupefacenti importati dal Sudamerica e destinati al mercato comasco, soprattutto cocaina

Como - La squadra mobile della questura di Como sta chiudendo in queste ore il cerchio attorno a una gigantesca inchiesta avviata nel 2003 su un giro di stupefacenti importati dal Sudamerica e destinati al mercato comasco, soprattutto cocaina. Sono in corso di esecuzione 31 ordinanze di custodia cautelare nei confronti di altrettanti membri di due distinte associazioni per delinquere attive tra la provincia lariana e l'hionterland milanese, ma con ramificazioni anche nel Lecchese, nella regione Veneto, nel Lazio e in Sicilia. Nel corso di una dozzina di sequestri, che hanno consentito di raccogliere in tutto circa 337 chilogrammi di cocaina e 67 di hascisc, la polizia di COmo ha arrestato 22 persone in flagranza di erato, che vanno ad aggiungersi alle 31 ordinanze emesse dal gip del tribunale di Milano su istanza della Direzione distrettuale antimafia. L'operazione aveva preso il via dal sequestro di una spedizione composta da colli  contenenti cera liquida per laccatura che nascondevano circa 300 chilogrammi di cloridrato di cocaina. Era il dicembre del 2003 e il sequestro avvenne all'aeroporto di Quito, in Ecuador. Da lì in poi altri sequestri si susseguirono con regolare frequenza. Si trattava semper di cocaina destinata al mercato comasco soprattutto. Quattro i comaschi coinvolti, residenti a Gravedona, Como, Oligate Comasco, Torno e Bulgarograsso, tre lecchesi (di Lecco, Bellano e Casatenovo), un sondriese

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