La piscina si scalda
con la legna del bosco

Una nuova caldaia installata da poco a cura del consorzio forestale lario intelvese  utilizza cippato triturato proveniente da piante di scarto, ossia piante morte che una volta cadute vengono rimosse dal bosco e portate a Valle per essere recuperate e successivamente bruciate nella caldaia. Il progetto è il primo del genere ad essere realizzato in tutto il Comasco

SAN FEDELE INTELVI - Si pulisce il bosco e si risparmia metano e gasolio. Si usa solo legna, in particolare cippato di abete, per riscaldare l’acqua della vasca e i locali della piscina comunitaria. Una nuova caldaia installata da poco a cura del consorzio forestale lario intelvese che utilizzazza cippato triturato proveniente da piante di scarto, ossia piante morte che una volta cadute vengono rimosse dal bosco e portate a Valle per essere recuperate e successivamente bruciate nella caldaia della piscina. Il progetto attivato in via sperimentale punta a riattivare la filiera del legno del comprensorio intelvese ed è il primo del genere ad essere realizzato in tutto il Comasco. È in fase di progettazione anche un nuovo recuperatore di calore in grado di utilizzare il calore contenuto nell’acqua delle vasche che giornalmente viene scaricata nella rete fognaria per pre- riscaldare quella di reintegro prelevata dall’acquedotto comunale. Questo nuovo  accorgimento permette di conseguire un duplice risultato: abbattimento della temperatura dell’acqua immessa nella rete fognaria con minore impatto ambientale e riduzione del consumo di cippato per riscaldare l’acqua di rinnovo. In aggiunta verrà installata  nella zona limitrofa al solarium  una nuova macchina denominata «Unità di Trattamento Aria», in grado di ottimizzare le condizioni climatiche nel piano vasca, ovvero di controllare temperatura e umidità dell’aria contenuta nella zona piscina, senza necessariamente utilizzare aria secca e fredda proveniente dall’esterno

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