Un altro muro sul lago
L'Anas lo difende

Vercana: contestato intervento a valle della statale Regina: «Il progetto è stato voluto così per mantenere la continuità con i manufatti adiacenti - afferma il direttore delle relazioni esterne dell'azienda, Giuseppe Scanni - e anche perché lungo un tratto di soli 44 metri non era possibile installare guard-rail. Si tratta di un opera realizzata nell'ambito di un lavoro disposto con il rito della somma urgenza, finalizzato, in quanto tale, all'esclusivo ripristino della sicurezza per la circolazione stradale»

VERCANA L'Anas puntualizza in merito alle polemiche sorte per il muro di cemento realizzato a valle della statale Regina in località Fornace, in territorio di Vercana. «Il progetto è stato voluto così per mantenere la continuità con i manufatti adiacenti - afferma il direttore delle relazioni esterne dell'Anas, Giuseppe Scanni - e anche perché lungo un tratto di soli 44 metri non era possibile installare guard-rail. Si tratta di un intervento avvenuto nell'ambito di un lavoro disposto con il rito della somma urgenza, finalizzato, in quanto tale, all'esclusivo ripristino della sicurezza per la circolazione stradale. È bene aggiungere che nelle missive del Comune di Vercana (il sindaco del paese, Oreste Aggio, mostra tre ricevute di raccomandate inviate ad Anas per chiedere un intervento concordato, ma nessuna ha ottenuto risposta) non era contenuta alcuna richiesta relativa alla demolizione del parapetto lato lago. Ad Anas, infine, non è mai stata fatta presente la possibilità della realizzazione, da parte del Comune, di una pista ciclopedonale nel tratto oggetto di intervento, né con lettera ufficiale, né con un'anticipazione per le vie brevi». Nemmeno Scanni, tuttavia, ritiene doveroso precisare perché l'azienda strade non mai ha risposto ai solleciti del sindaco.

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