Un arsenale al maneggio
Tre finiscono in carcere

Bregnano: tra fieno e pony custodiva tre pistole, munizioni e giubbotti antiproiettile. L’uomo è Salvatore Di Noto, 53 anni, residente a Verano ma nativo di Palermo, con piccoli reati alle spalle. I carabinieri lo hanno arrestato con due complici nei giorni scorsi nel corso di un'operazione partita nella zona boschiva che si trova al confine tra i comuni di Lentate e Lazzate

BREGNANO All’apparenza era il tranquillo gestore di un maneggio, nella realtà tra fieno e pony custodiva un arsenale: tre pistole, munizioni e giubbotti antiproiettile. L’uomo è Salvatore Di Noto, 53 anni, residente a Verano ma nativo di Palermo, con piccoli reati alle spalle. I carabinieri del nucleo operativo della compagnia di Seregno, lo hanno arrestato nei giorni scorsi nel corso di una operazione partita nella zona boschiva che si trova al confine tra i comuni di Lentate e Lazzate. Da circa un mese i militari stavano conducendo indagini su piccoli spacciatori attivi nell’area delle Groane e giovedì mattina la loro attività di controllo si è concentrata a Bregnano, sul maneggio «La Masseria» di cui è proprietario proprio il Di Noto. L’azione è scattata all’alba. Alle 6 ventidue tra carabinieri in borghese e tenuta mimetica tra nucleo operativo e stazioni di Lentate, Carate e Giussano, supportati dall’unità cinofila di Casatenovo e dall’elicottero di Orio al Serio, fanno irruzione nel maneggio sorprendendo il titolare e un suo dipendente, Luigi Tarantino ventotto anni di origini calabresi e residente a Cormano. I due non hanno nemmeno il tempo di opporre resistenza e da lì scattano le perquisizioni a tappeto in tutta la zona. I militari cercavano droga, ma alla fine hanno trovato molto altro: 300 munizioni varie, una pistola calibro 22 Beretta con la matricola cancellata con colpo in canna già inserito e serbatoio con sei colpi, un revolver 357 magnum marca Zastava, una pistola a tamburo con sei colpi, un pugnale di dodici centimetri, due giubbetti antiproiettile, una carabina ad aria compressa e, infine, anche due disturbatori di frequenza utilizzati con tutta probabilità per non farsi intercettare dalle forze dell’ordine. Durante il blitz alla Masseria è arrivato anche Raffaele Tedesco, ventinove anni residente ad Anzio e anche lui di origini calabresi. Appena sceso dall’auto è stato bloccato da sei carabinieri che all’interno della sua vettura hanno trovato ottanta grammi di cocaina purissima, materiale da taglio e un bilancino di precisione.

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