Aro Tubi: cassa integrazione
per sessanta dipendenti

L'azienda da più di cinquant’anni produce tubi di alluminio di piccole dimensioni. Oltre a tre sedi in Italia con centoquattro dipendenti (Uggiate, Valmorea e Rodano, nel Milanese) e con un fatturato l’anno scorso di circa 40 milioni, ha uno stabilimento in Polonia con cinquanta lavoratori

VALMOREA La crisi purtroppo avanza e non sembra placarsi nemmeno per l’azienda «Aro Tubi Trafilerie Spa», che da più di cinquant’anni produce tubi di alluminio di piccole dimensioni per elettrodomestici e prodotti destinati all’industria dell’automobile. L’«Aro Tubi», che oltre a tre aziende in Italia con centoquattro dipendenti (Uggiate, Valmorea e Rodano, nel Milanese) e con un fatturato l’anno scorso di circa 40 milioni, ha uno stabilimento in Polonia con cinquanta dipendenti, e in Brasile con quasi quattrocento persone, è attualmente in cassa integrazione straordinaria (da giugno) a seguito di un peggioramento sia per i volumi di lavoro che per una pesante situazione patrimoniale e finanziaria. Questa situazione ha portato alla cassa integrazione straordinaria per ristrutturazione aziendale, della durata di due anni a zero ore, per sessanta dipendenti su un totale di centoquattro nelle unità produttive di Rodano, Uggiate e Valmorea; cassa che però non è stata sottoscritta dalla Fiom-Cgil di Como. «La cassa non è stata firmata - spiega Giuseppe Donghi, membro della segreteria provinciale della Fiom-Cgil - nonostante l’azienda abbia ribadito che a Uggiate rimarrà il cuore dell’estrusione (processo industriale che consente di produrre pezzi a sezione cilindrica). Ma non è assolutamente chiaro quali prodotti possano diventare il core business, ovvero quali potrebbero avere dei margini di redditività e quali produzioni l’azienda intende continuare a portare avanti o abbandonare».

© RIPRODUZIONE RISERVATA