Luminarie: a Cantù
un Natale più buio

Non tutti i commercianti sono disposti a pagare per le luci. Così, rispetto all'anno scorso, il centro si illumina di meno. Gli impianti, da noleggiare con una cassa comune in ogni singola via, sono sparite da via Ariberto, si sono dimezzate in via Volta. E non sono tornate in via Roma, dove latitano già da qualche ann

CANTU' Non tutti i commercianti sono disposti a pagare per le luci del Natale. Così, rispetto all'anno scorso, il centro si illumina di meno. Le luminarie natalizie dei negozi – quelle private, pensili, da noleggiare con una cassa comune in ogni singola via – sono sparite da via Ariberto, si sono dimezzate in via Volta. E non sono tornate in via Roma, dove latitano già da qualche anno. Si investe volentieri, viceversa, in via Matteotti, via Dante e largo Adua. Dove le lucine riempiono le strade. Appendere le luminarie da una parte all'altra della via quest'anno è più complicato. I commercianti, recessione a parte, faticano a mettersi d'accordo. In via Ariberto, gli alberelli di qualche Natale fa sono un ricordo lontano. Quest'anno, si è passati al niente o poco più. «Già l'anno scorso – riferisce Tiziana Chiesa, cartoleria – non tutti erano a favore. Ma, almeno, eravamo riusciti ad avere la stessa decorazione sulle vetrine di chi ci stava. Quest'anno, cinque negozi continuano a non volere le luminarie: ognuno si sistema la sua vetrina come vuole». Ci sono anche i conti, da tenere in considerazione. «Volevamo appendere alcuni lampadari decorativi – prosegue Chiesa – sarebbero costati 200 euro a testa. Dato che non tutti erano d'accordo, la quota sarebbe salita a 300. Abbiamo rinunciato». Anche in via largo Adua qualcuno non ha voluto partecipare alla spesa collettiva. Ma le luminarie sono state fatte lo stesso.

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