Palestra: spogliatoi sporchi
e docce sempre intasate

Tavernerio: intonaco scrostato, pavimentazione danneggiata e docce intasate. Questi alcuni degli aspetti su cui poggiano le lamentele, rivolte agli uffici municipali, espresse da alcune associazioni sportive che sfruttano la polifunzionalità della palestra comunale. L'assessore: interverremo appena possibile

TAVERNERIO Intonaco scrostato, pavimentazione danneggiata e docce intasate. Questi alcuni degli aspetti su cui poggiano le lamentele, rivolte agli uffici municipali, espresse da alcune associazioni sportive che sfruttano la polifunzionalità della palestra comunale di Tavernerio. La struttura, infatti, non è in condizioni ottimali anche a detta della maggioranza che però garantisce interventi massicci entro il 2010. Ed effettivamente a questo proposito non mancano gli stanziamenti che, includendo anche la costruzione di una nuova ala, si aggirano introno ai due milioni di euro. A sollecitare rapidi provvedimenti è la minoranza che in un interpellanza, oltre a segnalare allagamenti dovuti al malfunzionamento degli scarichi, l’assenza di alcuni sifoni nelle docce e altre carenze strutturali, chiede vengano istallati anche degli asciugacapelli, lamentando, come spiega Claudio Gatti, che: «Il problema non è nuovo. Avevamo sollevato la questione già un paio di anni fa, ma, perlomeno dal punto di vista materiale, non è mai stata affrontata. L’interpellanza tratta anche di altri locali, sempre annessi alla palestra, ora non ci resta che attendere una risposta - dice Gatti -.  Tengo però a precisare che non c’è alcuna intenzione di sollevare una polemica politica, anzi, l’intento è unicamente quello di dare evidenza a eventuali carenze perché vi si ponga rimedio. Speriamo che questa volta l’amministrazione intervenga in tempi brevi». Non è tardiva la risposta di Anna Antonacci, assessore all’Istruzione: «Stiamo investendo molto sulla scuola. Denaro e  progetti sono pronti, i lavori non sono partiti unicamente perché si tratta di interventi massivi che inciderebbero sui ritmi scolastici. Insomma, dobbiamo attendere che la struttura non sia operativa».

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