Masso di 150 tonnellate
si stacca dalla montagna

Canzo: è scivolato verso valle distruggendo la vegetazione sino a quando la sua corsa si è fermata poco sopra un magazzino ortofrutticolo in quel momento deserto. Molte persone svegliate nella notte dal boato

CANZO Un masso di oltre 150 tonnellate si è staccato attorno alla mezzanotte di sabato sopra via Laguccio, poco prima dell’intersezione con via De Gasperi. Dalla montagna è scivolato verso valle distruggendo la vegetazione sino a quando la sua corsa si è fermata poco sopra un magazzino ortofrutticolo in quel momento deserto. La conformazione del terreno ha comunque evitato che la roccia continuasse in una corsa ben più disastrosa: sotto la montagna ci sono infatti in questi giorni i mezzi del Luna Park giunti a Canzo per la festa patronale di Santo Stefano.
Una notte di paura per molti canzesi svegliati nella notte da un forte boato, quasi un tuono anche se c’è chi ha dovuto attendere il mattino seguente per capire quanto accaduto. Sul posto per le prime valutazioni sono giunti i vigili del fuoco di Canzo, la polizia locale e il primo cittadino Fabrizio Turba. Lunedì si dovrebbe decidere cosa fare per la montagna, il masso difficilmente infatti si muoverà, ma potrebbero già iniziare le operazioni di messa in sicurezza della zona: «Avvertiremo il genio civile e un geologo per fare le dovute valutazioni – spiega il sindaco Turba - Dovremo pensare alla posa di reti paramassi».  Non mancano le accuse. Lo stesso sindaco sottolinea come nella zona interessata dal cedimento potevano trovarsi anche delle case, il terreno è infatti edificabile: «Inutile negare che siamo di fronte ad un problema generalizzato legato agli strumenti urbanistici – spiega Fabrizio Turba - Come si può pensare di rendere edificabili terreni posti sotto una montagna con quelle caratteristiche. Siamo saliti a valutare quanto accaduto e ci sono diversi sassi staccati dal fronte roccioso. Mi sembra illogica la scelta di permettere di costruire qui».

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