Bus: sabato festivo
Protesta degli autisti

Como: nel mirino delle proteste l’orario del 2 gennaio. In quel giorno le corse saranno ridotte rispetto a quanto previsto. Non trattandosi, in teoria, di una festa, i bus dovrebbero seguire le normali tabelle di marcia. Previsti disagi sulle tratte extraurbane

COMO «L’azienda si è inventata una nuova festa, il 2 gennaio». Si riaccende lo scontro tra gli autisti degli autobus di Asf Autolinee e i vertici aziendali. Questa volta l’accordo sindacale non c’entra nulla. I conducenti lamentano le modifiche introdotte arbitrariamente dall’azienda sull’orario di servizio sulle linee extraurbane. Come detto, nel mirino delle proteste c’è in particolare l’orario del 2 gennaio. In quel giorno le corse saranno ridotte rispetto a quanto previsto. Non trattandosi, in teoria, di giorno festivo, i bus dovrebbero seguire le normali tabelle di marcia, ma in accordo con gli Enti pubblici (in poche parole con l’amministrazione provinciale) Asf ha deciso di ridurre il numero dei pullman che circoleranno quel giorno sulle linee fuori città. Per gli autisti, però, tale decisione se non illegittima è per lo meno inopportuna. Per più ordini di ragioni. Il primo motivo riguarda le ripercussioni che l’inattesa modifica dell’orario del 2 gennaio avrà sulla qualità del servizio offerto all’utenza del trasporto pubblico. A dipingere lo scenario previsto per il secondo giorno del 2010 è Walter Gatti, rappresentante sindacale nel deposito di Cantù: «Le corse saranno ridotte notevolmente su numerose linee extraurbane. La cosa secondo noi grave, però, è che alcune importanti linee il servizio sarà sospeso quel giorno, ma anche il giorno prima e il giorno dopo. Mi riferisco per esempio alla tratta da Fino Mornasco a Cantù, quella da Carimate a Cantù o, ancora, la Erba-Anzano-Cantù. In particolare vorrei segnalare che sulla Ponzate-Como per tre giorni consecutivi le corse saranno completamente sospese, perché alla nuova giornata festiva stabilita dall’azienda per il 2 gennaio, si sommano quelle del primo dell’anno e quella domenicale del 3 gennaio. Insomma, le corse sulla maggior parte delle linee saranno ridotte, se non addirittura annullate. Questo non è certo un buon servizio reso ai nostri utenti. Chissà quanti sabato aspetteranno invano il bus alla fermata».
Il secondo motivo riguarda, invece, il diritto che ogni dipendente di Asf avrebbe di lavorare il 2 gennaio, magari per guadagnare qualche soldo in più. «Invece molti autisti delle linee extraurbane - ha commentato Patrizio Chiappa, rappresentante della Rsu aziendale - sono costretti a stare a casa. Si tratta di un giorno di ferie forzato. Un giorno di ferie imposto dall’azienda a molti lavoratori, e questo non ci sembra affatto giusto».
Dall’ufficio stampa di Asf Autolinee hanno soltanto precisato che «l’orario festivo introdotto il 2 gennaio riguarderà solo le linee extraurbane, mentre sulle urbane non ci saranno modifiche». Perché questa decisione? «È stata presa insieme all’amministrazione provinciale. Visto il periodo di feste è  inutile lasciare che i bus girino praticamente a vuoto, senza passeggeri».

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