Caccia all'occasione
Sale la febbre dei saldi

Archiviati da poche ore brindisi e cenoni, da oggi, 2 gennaio, e per due mesi i negozi propongono le "occasioni": torna la campagna "Saldi chiari"

COMO - Archiviati da poche ore brindisi e cenoni, è già tempo di saldi. La caccia all’affare scatta questa mattina, sabato 2 gennaio, e proseguirà per due mesi. Dopo il mezzo flop dello shopping natalizio, complice la crisi economica e il maltempo che si è abbattuto sul Lario, i negozianti comaschi sperano di rifarsi o quanto meno di guadagnarsi una boccata d’ossigeno, iniziando il 2010 all’insegna dell’ottimismo. Il 2009, in realtà, si era chiuso tra le polemiche per il via libera anticipato ai saldi: la partenza fissata pochi giorni dopo Natale aveva fatto storcere il naso ai commercianti.
Tra un mugugno e l’altro, venerdì i titolari e le commesse di molti esercizi del centro cittadino si sono adoperati a lungo per allestire le vetrine con cubitali scritte «Saldi» e mettere in mostra determinati capi di abbigliamento. «Anch’io fino a un’ora fa ero in negozio a sistemare tutto - ha commentato in serata Giansilvio Primavesi, presidente dell’Upcts e del gruppo Abbigliamento, calzature e accessori - Le discussioni sulla data di partenza dei saldi ormai vanno archiviate, anche se la questione non è di poco conto. Le associazioni dei consumatori vorrebbero addirittura che i ribassi iniziassero prima di Natale, ma per noi sarebbe un suicidio. Anche sull’idea di liberalizzare i saldi non c’è accordo. Credo che la formula perfetta non esista, ogni cambiamento porterebbe con sé alcuni aspetti positivi ed altri negativi». Primavesi si augura che i saldi risollevino il morale della categoria che rappresenta: «Le nevicate sotto Natale e le difficoltà economiche delle famiglie hanno fatto sì che i negozi siano ancora carichi di merce - ha spiegato - A questo punto possiamo solo sperare che le svendite partite così in anticipo invoglino i clienti a fare acquisti».
Anche quest’anno torna la campagna «Saldi chiari», voluta da Confcommercio e dalle associazioni dei consumatori: i negozianti che aderiscono si impegnano a rispettare una serie di norme, ad esempio daranno la possibilità di pagare con carta di credito e si impegnano a sostituire o rimborsare entro otto giorni dall’acquisto i capi che presentino gravi vizi.

© RIPRODUZIONE RISERVATA