Treno guasto, tutti a terra
La rabbia dei pendolari

Cantù: un problema meccanico, ha lasciato a piedi i tanti passeggeri che, alla stazione di aspettavano il convoglio delle 7.09 della linea Chiasso-Milano per andare al lavoro o a lezione. «Le scuse ormai non bastano più, è ora che ci vengano date anche spiegazioni e programmi di interventi per migliorare il servizio»

CANTU’ Treni che arrivano in ritardo, treni che partono in ritardo. E, quando va male davvero, non ripartono proprio. Colpa di un guasto meccanico, che ieri mattina ha lasciato a piedi i tanti passeggeri che, alla stazione di Cantù Asnago, aspettavano il treno delle 7.09 della linea Chiasso-Milano per andare al lavoro o a lezione.  Ennesimo disguido, ennesimo disagio, lamentano i pendolari. Che ora pretendono le scuse dei diretti responsabili. Anzi «le scuse ormai non bastano più, è ora che ci vengano date anche spiegazioni e programmi di interventi per migliorare il servizio» rimarca Attilio Gerosa, del comitato pendolari della tratta Cantù Milano. Il treno atteso poco dopo le 7, che, raccontano gli stessi, prima è stato annunciato con un quarto d’ora di ritardo, poi, una volta arrivato, invece di far tirare un sospiro di sollievo, ha causato anche qualche reazione indispettita. «Infatti – spiega Gerosa - noi pendolari in attesa, appena avvistato il treno, accompagnato da un forte rumore meccanico proveniente dalle ruote della prima carrozza, abbiamo pensato che di strada non avrebbe fatta molta».
E così è stato: i passeggeri già a bordo sono stati fatti scendere, e il convoglio è rimasto fermo per diversi minuti, prima di ripartire vuoto. A quel punto, non è rimasto altro da fare che aggiungere ritardo al ritardo attendendo il convoglio successivo, ripartito parecchio affollato e non prima che alla stazione asnaghese sia volato anche qualche scambio di battute sopra le righe tra la gente e il personale della stessa. «Il guasto di oggi – denuncia Attilio Gerosa -  e i continui e sistematici ritardi dei treni del mattino e in modo particolare di quelli serali mettono in evidenza, ormai senza dubbi, un problema strutturale di organizzazione, manutenzione e del parco treni di FS Trenitalia. Un problema strutturale che non solo ci preoccupa dal punto di vista del disagio, ma soprattutto ci preoccupa per la sicurezza dei treni. Non si può più parlare di incidenti di percorso e di casualità, ormai i continui ritardi e i treni stracolmi rientrano nella normalità».

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