Ladri e vandali in chiesa
rubano pure i confessionali

Dopo la bestemmia scritta con la vernice spray sulla facciata del Duomo emergono altri raid vandalici contro le chiede della città

«È stato violato l'inviolabile». Don Andrea Straffi, responsabile della Sezione Inventario dell'Ufficio Diocesano Arte Sacra esprime lo sgomento e l'indignazione dei confratelli e dei fedeli di fronte allo sfregio sul Duomo, una bestemmia sulla facciata settentrionale, altri scarabocchi e schiuma plastificata e vischiosa. Nelle chiese, per anni, si sono susseguiti i furti di opere d'arte dal valore anche umano, non solo religioso e culturale, raccontano la fede e la storia di una comunità.
«Ancora oggi - osserva Don Andrea - si registrano furti. Per esempio, spariscono elementi decorativi lignei dei confessionali, angioletti, elementi più facili da smerciare». E poi ci sono i vandalismi. «Qui il discorso è più profondo e più alto - riflette - un minimo di sacralità è sempre esistito e i vandalismi contro le chiese sono un sintomo terribile. È un sintomo terribile la mancanza di rispetto per elementi sacrali, ma anche culturali».
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