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Sabato 06 Marzo 2010
Piazza Garibaldi, c'è l'ipotesi
di modificare ancora la viabilità
Cantù, fa discutere la decisione a sorpresa di riconsiderare l'attraversamento con le auto della piazza rifatta tre anni fa, un'ipotesi che il Comune aveva sempre escluso. Ma ora la proposta arriva proprio dall'assessore, con la "benedizione" del sindaco
Ora invece, tra le soluzioni che la giunta entro un paio di settimane si riunirà a valutare, c'è anche questa. Sempre che le valutazioni tecniche diano il via libera. Possibilità, quella del ripristino dell'attraversamento, fino a oggi liquidata come eretica. E che ora eretica, a quanto pare, non è più. «Si tratta di una rivisitazione del nostro progetto sulla piazza che non lo stravolge – conferma il sindaco Tiziana Sala – abbiamo chiesto ai tecnici di valutare le soluzioni più consone, per coniugare una maggior scorrevolezza del traffico, la sicurezza dei pedoni e la funzione sociale del centro». Il che significherebbe vedere la zona centrale del crinale abbellita, con il nuovo arredo urbano, e, nella parte finale, la riapertura ai veicoli «con limiti di velocità estremamente contenuti». La parola ora passa alle valutazioni di fattibilità tecniche, mentre quella politica non sembra mancare «anche se non si tratta certo di una operazione semplice, e soprattutto non vogliamo né possiamo permetterci altri errori di percorso», rimarca il primo cittadino.
Né altri errori sarebbero perdonati dalle minoranze. A partire da Angiola Tremonti, prima teorizzatrice della riconsegna della piazza alle automobili, che oltre un anno fa approntò un progetto proprio in tal senso: «Mi fa molto piacere che finalmente la maggioranza abbia capito che è necessario riaprire la piazza, peccato che ormai sia tardi». Più stupito Claudio Bizzozero, capogruppo di Lavori in Corso: «Roba da matti. Ormai non mi dovrei stupire più di niente. Prima questa ipotesi sembrava improponibile, mentre ora, sorprendentemente, sono loro stessi a lanciarla. E' la prova di come chi governa questa città proceda per tentativi ed errori grossolani, mettendo in gioco, però, i soldi altrui». Il ritorno – almeno parziale – al passato convince anche Vittorio Spinelli del Partito Democratico: «Questa ipotesi ci vede favorevoli, e merita un ragionamento approfondito, come in passato avevamo già suggerito di fare. Finora questa maggioranza è stata sorda, nel voler fare di piazza Garibaldi il proprio simbolo, e mi auguro che ora, nel valutare questa soluzione, apra un confronto sereno».
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