Strangola la convivente a morte
Lei aspettava un figlio

Ennesimo omicidio nel Comasco nella tarda serata di sabato: la vittima un'infermiera di 48 anni, Anna Maria Chesi che era incinta. Arrestato l'omicida: Giuseppe Voci, autotrasportatore di 56 anni. Il delitto dopo l'ennesima scenata di gelosia per il timore di essere lasciato

BELLAGIO Si era convinto che lei avesse un'amante. Hanno litigato e in un raptus lui l'ha uccisa, strangolandla. Omicidio - l'ennesimo nel Comasco in questo inverno - nella tarda serata di sabato in un'abitazione in paese, dove un camionista di 56 anni ha strangolato la convivente, e alcune ore piu' tardi si e' costituito dai carabinieri. Giuseppe Voci, originario della provincia di Catanzaro, divorziato, si e' presentato ai carabinieri di Oggiono (Lecco) assieme al suo legale, confessando di avere ucciso Anna Maria Chesi, 48 anni, divorziata, due figli, assistente sanitaria in una casa di riposo di Asso. La donna, incintam e' stata strangolata con un cavo elettrico, probabilmente quello della televisione: i carabinieri hanno trovato il cadavere sul letto della casa singola dove i due convivevano, in via Neer, una strada panoramica nella frazione alta di Bellagio. Il delitto, secondo quanto ha confessato lo stesso Voci, è stato l'epilogo dell'ennesimo litigio per gelosia tra i due. L'autotrasportare da tempo accusava la donna di avere un amante, particolare che lei ha sempre negato. Sabato sera, all'ora di cena, la lite è terminata tragicamente.  Voci, dopo avere ucciso la convivente, e' subito fuggito dall'abitazione, girovagando in auto tra le province di Como e di Lecco, ma nell'arco di poche ore ha maturato la scelta di costituirsi. Prima si è presentato dai figli, quindi ha chiamato il suo avvocato e con lei s'è consegnato ai carabinieri della stazione di Oggiono. Ora è in stato di fermo con l'accusa di omicidio volontario.
E' il terzo omicidio nel Comasco da febbraio, iniziato con il delitto nell'armeria Arrighi e proseguito con gli spari a Valbrona.

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