Lido: il comune di Menaggio
a rischio di pignoramento

Una ditta brianzola di sdraio da mare rivendica il pagamento di 40 mila euro. E' l'ennesima e inattesa conseguenza della vicenda legata al progetto del Lido Giardino, sfociata due anni fa nell'arresto dell'allora assessore provinciale al turismo, Giorgio Bin

f.angelini

MARIANO Una ditta brianzola di sdraio da mare chiede il pignoramento dei beni del Comune per 40 mila euro. E' l'ennesima e inattesa conseguenza della vicenda legata al progetto del Lido Giardino, sfociata due anni fa nell'arresto dell'allora assessore provinciale al turismo, Giorgio Bin, accusato di concorso in corruzione, falso in atto pubblico e truffa aggravata, e con il consigliere regionale del Pdl Gianluca Rinaldin imputato davanti al gip per le stesse ragioni. L'inchiesta, battezzata dalla Guardia di finanza “Lake Holidays”, ha coinvolto altre persone, tra cui Umberto Tagliaferri, direttore del Coordinamento turistico Lago di Como, il consorzio che, grazie a finanziamenti pubblici (si parlava di oltre 3 milioni di euro), avrebbe dovuto trasformare il Lido in un autentico polo di attrazione turistica, con il museo di Leonardo come pezzo forte. Secondo l'accusa i politici, d'accordo col direttore del consorzio, avrebbero gonfiato i costi delle opere attraverso l'emissione di fatture false per poi spartirsi le mazzette, che Bin risulta aver intascato (l'ex assessore, a tal proposito, ha patteggiato un anno e nove mesi) e Rinaldin investito nell'acquisto di tessere del partito per accrescere il proprio peso politico. La ditta di sdraio e ombrelloni Complar, in vista della conclusione del progetto, aveva già consegnato materiale per 40mila euro e ora pretende che qualcuno saldi il conto. Ma chi? Teoricamente il Coordinamento turistico Lago di Como, che a sua volta però, dice di vantare crediti per 1.800.000 euro dal Comune per i lavori eseguiti fino al clamoroso stop causato dalla bufera giudiziaria. Ed ecco allora, per una sorta di proprietà transitiva, che la ditta brianzola ha bussato alla porta del Comune. Tradotto in parole povere: tu devi dei soldi a Tizio, ma Tizio, a sua volta, deve dei soldi a noi; allora comincia a darci la nostra parte. La causa civile doveva approdare giovedì in tribunale a Menaggio, ma è stata rinviata a lunedì 15 marzo. «Il Comune non deve un soldo ad alcuno nell'ambito di questa vicenda - interviene l'avvocato Leonardo Ortelli, incaricato a difendere l'ente locale - . La ditta di sdraio può avere tutte le ragioni di pretendere un risarcimento, ma non deve certo chiederlo al Comune».

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Sabato 13 Marzo 2010

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