Pasquetta: boom di gitanti
e il traffico paralizza Como

Il gran numero di persone che ha scelto il capoluogo lariano come meta per la tradizionale gita fuori porta ha mandato in tilt la viabilità a più riprese. Con qualche vigile in più sulle strade forse sarebbe andata meglio

COMO Una città paralizzata dal traffico. Così appariva Como, nel pomerigigo di Pasquetta. E poi ancora, in serata. Il gran numero di persone che ha scelto il capoluogo lariano come meta per la tradizionale gita fuori porta ha mandato in tilt la viabilità a più riprese. Si sono create code e rallentamenti, in direzione del centro cittadino, a partire dal primo pomeriggio. E la scena si è poi ripetuta a partire dalle 18,30. La fase più critica si è vissuta tra le 19,30 e le 21, quando centinaia e centinaia di automobili si sono riversate sulle strade cittadine e si sono dirette verso l'ingresso Como Sud dell'autostrada. Pesantissime le conseguenze, con la tangenziale completamente bloccata e incolonnamenti fino all'imbocco della A9. Code, in serata, anche sulla stessa autostrada, a Fino Mornasco e Lomazzo in direzione Milano. Ma i problemi, come detto, era iniziati già a metà giornata. Raggiungere il centro in auto non è stato certamente agevole, visto che si sono formate ben presto code in via Pasquale Paoli, via Napoleona e via Milano. Ma ha risentito del boom di presenze tutto il “girone”. Dopo il deserto di Pasqua (complici il freddo e la pioggia caduta per tutta la giornata), la città è stata invasa da migliaia di persone. Il clima, d'altra parte, è radicalmente cambiato: sole e temperature massime che hanno toccato i 18 gradi. Condizioni ideali per una passeggiata. Peccato che il traffico sia letteralmente impazzito. E già fanno capolino le prime polemiche per la scarsa presenza di vigili sul territorio. Infatti sarebbe bastato, forse, un agente in piazza Camerlata e un altro in viale Giulio Cesare per mitigare, almeno in parte, gli effetti dell'invasione di gitanti. Il caos, invece, è stato davvero tanto. Ed è durato a lungo, anche perché molti automobilisti hanno girato a vuoto nei dintorni del centro a caccia di un parcheggio con qualche posto ancora disponibile. Ma persino le strutture più capienti, dall'autosilo di via Recchi a quello vicino al tribunale, si sono riempite prestissimo e nel primo pomeriggio non potevano più accogliere veicoli. Le auto, così, sono state lasciate un po' ovunque, in barba ai divieti di sosta. È andata meglio a chi ha scelto di raggiungere Como in treno: in convoglio delle Nord e di Trenitalia hanno portato sul Lario centinaia di passeggeri. Fiumi di persone, fin dalle 11, provenivano dalla stazione San Giovanni per dirigersi verso il centro o il lungolago e i numeri sono andati via via crescendo.

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Eco di Bergamo Tutti pazzi per Como