In coda anche sulla Regina:
colpa di uno spurgo

Un'ora da incubo a Colonno, caos con vista lago a causa di un camion per lo svuotamento dei pozzi neri

COLONNO - Caos con vista lago. Ma per consolare gli sventurati piantati in coda ieri mattina fra Colonno e Sala Comacina non c'era profumo di boccioli delle piante in fiore, bensì solenne puzza di fogna. Un'ora da incubo, chilometri di ingorgo subito dopo la cascata della Camoggia. Motivo banalissimo: un camion per lo spurgo dei pozzi neri fermo sulla statale Regina con l'aspiratore regolarmente in funzione, impegnato a risucchiare ettolitri di schifezze dalle viscere di un'abitazione.
Operazione normalissima in un cortile privato, ma da arresto immediato se messa in atto sulla pubblica via. E che via. La Regina nel suo punto più stretto. E' bastato che arrivassero un Tir ucraino da una parte e un pullman britannico dall'altra per creare la situazione più prossima al delirio viabilistico che si possa immaginare sulla strada del lago. Tutti fermi, tutti furibondi, tutti con pensieri molto cattivi nei confronti dell'addetto allo spurgo, che si sarebbe meritato (niente metafora, non ce la facciamo proprio) un tuffo nella cacca. Per la prima mezz'ora l'ingorgo si è cementato senza che alcun vigile si materializzasse per provare a dipanarlo. Poi, improvvisamente, le forze dell'ordine hanno preso in mano la situazione e - con l'ausilio di palette e walkie talkie d'ordinanza - sono riuscite molto faticosamente a far riprendere il naturale flusso delle auto.

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