Lo schianto mortale a Brienno
diventa un caso diplomatico

In procura di Como c'è forte irritazione dopo il terribile incidente di ieri sulla statale Regina in cui è coinvolta un'auto della polizia cantonale svizzera. La magistratura lariana non era stata informata delle indagini dei colleghi elvetici

Brienno In procura a Como c'è forte irritazione - per usare un eufemismo - dopo l'incidente mortale lungo la statale Regina a Brienno, dove Enrico Nobili, 53enne motociclista di Anzano del Parco, ha perso la vita nello scontro con un'auto della polizia cantonale, sulla quale viaggiava anche il procuratore pubblico di Lugano Rosa Item. Gli inquirenti elvetici erano a Como per indagare sull'omicidio di Beatrice Sulmoni, la donna uccisa dal marito Marco Siciliano e il cui corpo era stato gettato nella acque del Lario. In un comunicato ufficiale, la polizia cantonale aveva sottolineato come il pool di inquirenti fosse atteso dai colleghi. In realtà, è emerso dal palazzo di giustizia lariano, nessuno in procura sapeva del viaggio sul lago non tanto e non solo dei due agenti della polizia elvetica, quanto del magistrato Rosa Item, titolare del fascicolo sul delitto di Obino. Sull'incidente, causato da una manovra vietata da parte dell'auto dei poliziotti svizzeri, la procura di Como ha aperto un fascicolo ipotizzando il reato di omicidio colposo. Il poliziotto alla guida dell'auto (sequestrata) è stato indagato, in vista dell'autopsia.

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