Ranzani: "Compro il Cantù S. Paolo
e ci porto anche Mourinho"

"Se proprio va male, sul campo possiamo sempre fare un po' di villette a schiera": dj Albertino scherza alla partita benefica tra Vecchie glorie

CANTU' - E' tutto uno scherzo. «Ho deciso, compro il Cantù San Paolo. Prendiamo anche Mourinho. Se proprio va male, sul campo possiamo sempre fare un po' di villette a schiera. Per favore, distribuite banconote da 500 euro sulle gradinate». Marco Ranzani - il personaggio interpretato da dj Albertino – domenica pomeriggio si è mosso per beneficenza. Suo il compito di presentare la partita tra le «Vecchie glorie» del Cantù San Paolo - la società che in questi giorni festeggia un secolo di calcio - e gli «Azzurri dello Spettacolo». Il ricavato del match - purtroppo, nell'ordine delle decine di presenti - andrà alla mensa di solidarietà di via Cimarosa. Allo scambio dei gagliardetti con il presidente Serafino Arnaboldi, Ranzani-Albertino ha «regalato» le chiavi del suo Cayenne, fedele compagno a quattro ruote delle sue avventure radiofoniche.
E a margine, prima che iniziasse la partita, il dj ha confidato di essere contento per il successo di Ranzani. «Anche se quest'anno Ranzani non è andato a Zelig - spiega Albertino - noto con piacere che tanti continuano ad essere affezionati a questo personaggio». A proposito di sport - «sono juventino, ma dopo aver gufato contro l'Inter, per la finale di Champions speravo vincessero i nerazzurri» - il deejay ha sottolineato di non temere più di tanto la concorrenza del fratello Linus, dj e maratoneta. «Anche io corro volentieri. Preferisco qualche corsetta da solo. Ma senza fare chilometri su chilometri».

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