Asso: le lacrime dei compagni
"Alberto, il mio migliore amico"

Strazio, dolore e sgomento in paese per la morte del piccolo di 10 anni nell'incidente di Lierna con il furgone guidato dalla zio. Le maestre lo ricordano come un bambino vivace, allegro e dalla battuta sempre pronta

ASSO I bambini in lacrime all'uscita della chiesa parrocchiale, le maestre segnate dalla profonda tristezza del momento, qualcuna con il viso distrutto dal dolore.  La messa principale della domenica, alla chiesa di San Giovanni Battista, è divenuta un supplizio a cui in molti avrebbero fatto volentieri a meno. I genitori dei bambini delle elementari, principalmente quelli della classe di Alberto Micciché, hanno chiesto al parroco don Massimo Gaio d'informare i loro figli della morte del compagno di classe.
Un bambino piangendo uscendo dalla chiesa ripeteva: «Era il mio miglior amico», i piccoli volti dei più erano distrutti  per aver ricevuto una notizia così triste.  Senza ombra di dubbio, fra le più scosse una delle maestre del piccolo Alberto, Giancarla. Le insegnanti hanno titubato molto prima di dire qualcosa, di raccontare un piccolo tratto della vita insieme al piccolo Alberto, un ricordo di un bambino che certamente serberanno gelosamente nel cuore e che il destino ha strappato alla vita troppo presto.
«Durante la recente gita di tre giorni al Prim'Alpe, Alberto era la nostra sveglia mattutina, il primo giorno ci ha chiamate alle cinque, il secondo alle sei – spiegano le maestre Adele e Giancarla -. Ci svegliava ma sempre con la sua gioia di vivere, con una battuta e un sorriso. Era un bambino splendido, difficile dire di più, soprattutto in questo momento così triste per la sua famiglia e per tutte noi che lo abbiamo conosciuto e apprezzato».
Nell'uscita con la scuola il piccolo era uno dei principali motivi di buonumore per la classe: «Sempre allegro, con la battuta pronta – proseguono le maestre -. Alla fine era lui a spendersi per risistemare la cameretta, il tutto senza lamentarsi».
Un piccolo monello, ma volenteroso e bravo a scuola, come conferma anche Monica Piantalopis un'altra delle sue insegnanti: «Aveva una personalità vivace, era studioso ma gli piaceva divertirsi, per esempio raccontava un sacco di barzellette – spiega - Gli piaceva l'attività motoria, ed era decisamente socievole, aveva risultati scolastici più che soddisfacenti. Un gran chiacchierone per altro ma che sapeva farsi volere bene dai compagni».
Il piccolo Alberto aveva anche un fratellino in prima elementare: «Il 23 maggio ha fatto la comunione, solo venerdì sera eravamo tutti insieme per la recita delle elementari nel salone dell'oratorio – continua la maestra Monica -. Aveva ballato e recitato, ci aveva anche fornito il tamburello per il colpo di fucile. Rimane incredibile pensare non ci sia più, che non rivedremo mai più il suo sorriso a scuola o all'oratorio». Alberto frequentava la 4° elementare presso l'Istituto comprensivo Segantini di Asso, dove lascia un ottimo ricordo, da bravo e studioso piccolo uomo, e un sacco di compagni e amici. Guarda su google maps il luogo dell'incidente

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