Sant'Arialdo è tornato a Cucciago
Oltre 300 fedeli ad accoglierlo

In occasione dei mille anni dalla sua nascita, le spoglie del Santo sono state portate dal Duomo di Milano fino a Corte Castello dove - si narrà - fosse nato. Dopo la processione, le reliquie sono state trasportate all'interno della chiesa parrocchiale, dove rimarranno esposte fino al prossimo 2 agosto

CUCCIAGO In un istante, mille anni di storia hanno riaffermato la propria esistenza. Quando cinque minuti dopo le otto – sabatio sera – davanti a trecento devoti raccolti in preghiera, il parroco don Validio Fracasso ha sollevato il velo a protezione della teca, dove Sant'Arialdo riposa con il suo compagno d'armi, Sant'Erlembaldo. Arialdo. Arrivato straordinariamente dal Duomo di Milano per celebrare i mille anni della sua nascita. Patrono, diacono, fondatore della pataria. Santo e martire. Tornato nel suo paese a secoli di distanza da quell'arcaico 27 giugno 1066. Quando dopo aver subito la tortura della mutilazione, venne gettato nelle acque del Lago Maggiore, e come per miracolo ritornò a riva. Le vicende della storia hanno voluto che ieri fosse esposto alla venerazione ai piedi della torre che fu la sua dimora natia, sopra un carro addobbato con i fiori. In un paese drappeggiato di rosso. Salutato nella fede dai chierichetti, i diaconi permanenti e la confraternita del santissimo sacramento di Intimiano.
Al termine della liturgia, la processione ha accompagnato Sant'Arialdo per le vie del centro. Fino all'arrivo nella chiesa parrocchiale, dove rimarrà esposto fino al 2 agosto.

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