Da via Fontana a via Plinio
Como, città delle transenne

Se c'è una cosa di cui il centro cittadino  è particolarmente ricco, sono le transenne,  che segnalano e delimitano situazioni di rischio e di pericolo. Come nel caso dell'ex albergo San Gottardo dal quale si stanno staccando pezzi

COMO - Se c'è una cosa di cui il centro cittadino - in questi ultimi tempi - è particolarmente ricco, sono le transenne, quelle gialle che segnalano e delimitano situazioni di rischio e di pericolo. Situazioni che vengono dal basso ma anche dall'alto, come nel caso dell'ex albergo San Gottardo dal quale si stanno staccando pezzi. Non si tratta però di un fulmine a ciel sereno: a fine maggio infatti la struttura abbandonata e degradata era finita - insieme ad altri tre edifici - nel mirino della Commissione paesaggio, che aveva chiesto l'intervento del sindaco denunciando il rischio di crolli.

L'assessore all'Edilizia privata Maurizio Faverio aveva chiesto un nuovo sopralluogo (quello risalente a due anni prima presentava una situazione di degrado ma non di distacco di materiale) cui ha fatto seguito un invito alla proprietà a fare nuovi controlli, dai quali è emerso che la situazione è peggiorata e richiede un intervento urgente di messa in sicurezza di cornicioni e balconature pericolanti, nonché la transennatura per almeno un metro dalla facciata dell'intero perimetro tra piazza Cavour, via Fontana e via Cairoli. Transenne che si sono andate ad aggiungere a quelle già posizionate in via Fontana per problemi provenienti dal basso. A fine aprile all'altezza della farmacia, alcuni lastroni erano sprofondati di qualche centimetro e a distanza di qualche giorno erano sprofondati dei lastroni all'angolo con via Cairoli e anche qui altre transenne.

Dopo qualche settimana era avvenuta la rimozione di alcune pietre, legata alle verifiche sullo stato della pavimentazione e alle indagini sulle cause che hanno portato alle sconnessioni. Una perizia tecnica voluta dal dirigente del settore Strade Antonio Viola «per evitare ulteriori danni alla pavimentazione, ma soprattutto per accertare se le cause di tali danni sono da addebitare a tipologie progettuali non consone alla situazione, oppure a errori di costruzione, o se invece la causa sta nel transito dei mezzi pesanti». Sta di fatto che dal 5 luglio via Fontana è chiusa ai mezzi con portata superiore ai 35 quintali, ossia i bus, che vengono deviati in piazza Cavour nel tratto compreso tra via Plinio e il lungolario Trento. Fino a quando? Dall'Ufficio stampa di Palazzo Cernezzi fanno sapere che si sta attendendo la perizia redatta dal professionista esterno incaricato dal Comune (l'ingegner Gilardoni).

Ma non finisce qui: nelle scorse ore un cavalletto è stato piazzato anche in via Plinio, davanti al Mc Donald's, dove si è verificato (in gergo) il distacco di un massello, l'ultimo di una lunga serie che negli anni ha visto anche la parziale chiusura della strada sulla quale quotidianamente transitano e sostano centinaia di bus. Lastroni ballerini, infine, anche in piazza Perretta, all'altezza dell'ex Cucchi, un pericolo per i pedoni.

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Eco di Bergamo La città delle transenne