Marisol respira da sola
Cresce la speranza per la bimba

Como: per non forzare i tempi i professionisti del reparto di patologia neonatale, che da quattro giorni si affannano con amore attorno alla culla della piccola, non hanno ancora staccato il respiratore

COMO La piccola Marisol respira da sola. Ma per cautela e, soprattutto, per non forzare i tempi i professionisti del reparto di patologia neonatale che da quattro giorni si affannano con amore attorno alla sua culla non hanno ancora staccato il respiratore. La bimba resta dunque intubata, anche se al Sant'Anna la speranza tra medici e infermieri sembra crescere di ora in ora.
L'équipe sanitaria ha concluso le operazioni per riportare alla normalità la temperatura corporea della figlia di Maria Soraya, la giovanissima rimasta uccisa nel terribile incidente di Gironico, dove la Matiz guidata da un neopatentato di Ronago è piombata sull'auto sulla quale Rosario Lunetta e la compagna viaggiavano. L'ipotermia era stata avviata immediatamente, subito dopo il ricovero in ospedale e a poche ore dal taglio cesareo d'urgenza praticato in ambulanza dai soccorritori del 118, ovvero dalla dottoressa Francesca Gatti e dall'infermiere Samuele Sgrò. Così facendo i medici della patologia neonatale hanno cercato di salvaguardare le funzioni neurologiche della piccola, soprattutto alla luce della sospetta anossia a cui potrebbe essere andata incontro nel lasso di tempo intercorso dalla terribile morte della madre al momento in cui è stata fatta nascere dall'équipe del 118.
È ancora troppo presto per sbilanciarsi sulle sue condizioni e, soprattutto, sulla prognosi, ma al Sant'Anna sembra respirarsi un clima di ottimismo. La bimba, infatti, avrebbe dimostrato di riuscire a respirare da sola, tanto che potrebbe essere staccata dal respiratore, inoltre si muove, segnale decisamente positivo in vista di un esame per stabilire le effettive condizioni neurologiche.

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