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Mercoledì 25 Agosto 2010
Che incubo la bolletta:
24 mila euro di corrente
L'ha ricevuta per erroe il medico Francesco De Simone, odontoiatra con studio a Como e piccola dependance professionale a Ossuccio. La vicenda, si è risolta bene, ma quanta fatica
È una bolletta Enel (per l'esattezza il sollecito di pagamento di una bolletta che l'ente nazionale per l'energia elettrica riteneva di non avere ancora incassato ma che il medico non aveva neppure mai ricevuto) emessa per un consumo stratosferico, roba che probabilmente neppure l'intero paese di Ossuccio sarebbe in grado di realizzare.
La vicenda, diciamolo subito, si è risolta bene, ma quanta fatica: «Iconsumi - racconta De Simone - riguardavano un appartamento di circa 100 metri quadrati che si trova sopra lo studio, un appartamento che non è abitato e nel quale il consumo è davvero molto basso... Quando ho letto il sollecito, e mi sono accorto della cifra che Enel pretendeva, ho pensato davvero di tutto, anche perché, contattato telefonicamente, il gestore ha confermato gli importi... Ho pensato a un furto di energia oppure a un problema di dispersione, ma l'una e l'altra ipotesi si sono rivelate infondate... Non oso immaginare quel che sarebbe accaduto se per sciagura fosse stato attivo il servizio di domiciliazione bancaria delle utenze tramite Rid, come si fa sempre più spesso. È una domanda che ho rivolto anche all'operatore telefonico Enel. Il quale ha confermato che l'importo sarebbe stato incassato».
Settimane da delirio quelle trascorse dal povero dottore, in cerca di risposte che nessuno gli forniva: «Alla fine, quasi per caso, ho scovato questa lettera, buttata sullo zerbino dello studio di Ossuccio. Era l'Enel che, ben lungi dallo scusarsi per l'incubo che mi ha fatto passare, mi informava che la "fattura in oggetto è risultata non corretta". In realtà dovevo poco più di 150 euro».
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