Marisol, il papà dell'investitore:
"Noi, l'altra famiglia distrutta"

Ugo Falchi è un finanziere e abita a Ronago: «Siamo addolorati, ci dispiace per quel che è successo. Ma anche noi come i congiunti di Marya Soraya siamo disperati. E altro, io e mia moglie, non ci sentiamo di dire».

RONAGO «Siamo addolorati, ci dispiace per quel che è successo. Ma non è solo la famiglia della bambina a essere distrutta. Anche la nostra famiglia è distrutta. Due famiglie disperate. E altro, io e mia moglie, non ci sentiamo di dire».
Ugo Falchi è un finanziere. Abita a Ronago, ma le sue origini sono sarde. È un uomo di poche parole e saldi principi. È un uomo che vive per fare del bene agli altri. Un uomo orgoglioso, pieno di dignità. Un uomo pronto a balzare su un camion nel cuore della notte per andare a soccorrere chi è vittima di un alluvione o di un crollo o di una disgrazia qualsiasi. Di solito le tragedie, sono fuori da casa sua. I mezzi della Protezione civile sono a pochi metri dalla sua abitazione, una casa a tre piani a Ronago, in mezzo al verde, una casa che ha davanti un cortile, un campetto e i distributori di acqua gratis. Anche con la processione di gente che arriva a riempire bottiglie di acqua frizzante o gasata, calda o fredda, la casa dei Falchi resta in un posto dove regna la tranquillità. Un posto semplice, di gente che lavora e va in chiesa, e fine della storia. Ugo Falchi è il padre di Fabio Falchi, il ragazzo di 18 anni che guidava la Hyndai Matiz finita addosso alla Golf sulla quale c'erano Rosario Lunetta e Maria Soraya Annibale, 21 anni a testa, mamma e papà di Marisol. Il destino a volte è davvero spietato. Perché Fabio aveva solo 18 anni, non aveva bevuto, tanto meno si era drogato. Era un ragazzo pulito. «Un ragazzo esuberante, simpatico - lo descrive Umberto D'Alessandro, ex assessore, ma soprattutto ex finanziere e quindi amico di Falchi -. Le volte che gli ho parlato mi ha sempre fatto un'ottima impressione. È un ragazzo che si pone già domande sul suo futuro, anche se ha solo 18 anni. Ha studiato da cuoco e stava cercando un'occupazione. E poi è come suo padre, se c'è da aiutare non si tira indietro. Anzi. È gente che si rimbocca le maniche. Come Ugo, qualsiasi cosa abbia organizzato la Finanza al circolo di via Repubblica Romana a Rebbio, lui c'era. Montare le luci, smontare i tavoli, lui c'era. Nelle cose pratiche come nell'impegno sociale». È una famiglia così. Concreta. Prudente anche. Mamma e papà di Ugo non hanno mai preso una contravvenzione in auto. Mai, e quel che è successo adesso basta per rovinare tutti quanti. Tutti gli occhi sono puntati su Marisol e di fronte alla morte della sua mamma la tragedia di Fabio Falchi passa in secondo piano, ma sempre tragedia è. Lo dice anche il suo avvocato, Salvatore Rosania: «Tutto è scivolato indietro, ma qui c'è una famiglia distrutta. Fabio è ancora in ospedale, suo padre non lo lascia solo un attimo. Deve subire un intervento al setto nasale, ma non può ancora essere sottoposto a un'operazione perché ha un problema serio ai polmoni dovuto all'incidente. Tutti i ragazzi che erano con lui sono stati operati. È una tragedia anche per loro, anche se, ovvio, dall'altra parte è morta una persona».
I Lunetta e gli Annibale piangono Soraya e devono trovare stimoli per andare avanti, perché Marisol è viva e Rosario ce la deve fare a fare il padre senza la donna che amava. IFalchi non dormono di notte come gli altri. Perchéil rimorso di coscienza e le domande sul destino sono le stesse:Perché la sfortuna di finire fuori strada - foss'anche perché la macchina andava forte - e finire addosso a una mamma con un bambino in grembo?
«Io non ho ancora parlato con il ragazzo. Non sta bene e non ha potuto rilasciare dichiarazioni neppure ai carabinieri - dice ancora l'avvocato Rosania -. Ma questa storia sta lacerando anche la sua famiglia. Nella piena solidarietà ai familiari della compianta Maria Soraya e della piccola Marisol, restiamo in attesa di conoscere le risultanze dell'esame autoptico e degli accertamenti disposti dalla Procura per individuare le esatte cause del decesso».

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