Cantù, in attesa del palasport
si migliorerà il Pianella

Dopo la demolizione del Palababele, si pensa alla nuova struttura, che dovrebbe essere pronta a metà 2012. La società Pallacanestro Cantù se lo aspettava, intanto pensa alla struttura in cui dovrà comunque giocare per almeno altri due anni

CANTU' «Diciamo che era nell'aria: ancora due stagioni da disputare al Pianella le avevamo messo in conto». Luca Orthmann, amministratore delegato della Pallacanestro Cantù, se l'aspettava dunque che il nuovo palasport potrà diventare la nuova casa del basket di casa nostra a partire dal campionato 2012-2013. «Ora, piuttosto, c'è da resistere e da sfruttare al meglio il Pianella. Con l'arrivo dei nuovi sponsor avremo bisogno di verificare se rendere l'attuale struttura più idonea».
In effetti, la sala vip è un "buchetto" e chi lo va a raccontare a marchi di una certa rilevanza che lì dentro sarà possibile gestire pubblic relations con i loro clienti? «Già, ci sarebbe da ampliare la sala ospitalità, magari pensando a un soppalco. Vedremo...».
Dovesse mai, il nuovo impianto che sorgerà sulle ceneri del Palababele, venir pronto prima dei fatidici due anni, optereste per un trasloco in corsa? «A quell'epoca si tratterà di fare un'attenta valutazione tra costi e benefici, anche se una volta allestita l'intera cartellonistica al Pianella la vedo dura spostarsi sic et simpliciter. Tra un anno, semmai, con bozzetti e disegni alla mano, potremo ragionare meglio sulle proposte da fare ai nostri clienti. Proposte che saranno diverse dalle attuali, non foss'altro perché tra qui e là gli spazi cambiano e di parecchio».
Avreste già individuato un nome da attribuire eventualmente al nuovo palazzo dello sport? «Francamente non ci abbiamo ancora pensato - conclude Orthmann - anche perché dobbiamo capire con la Turra a chi spetterà poterlo intitolare. Mi sembra, tuttavia, che i palazzetti di nuova generazione vengano in genere "battezzati" con il nome dello sponsor che mette i quattrini».

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