Via alla stagione del Sociale
con la "prima"di Sonnambula

L'opera di Bellini inaugura il cartellone della lirica, due le rappresentazioni giovedì 14 ottobre e sabato 16

Mercoledì 14 ottobre, con replica sabato 16, alle ore 20,30, il Teatro Sociale inaugura della Stagione lirica 2010 con un'opera che ha forti legami con il lago di Como: "La sonnambula" di Vincenzo Bellini. Narra la leggenda che Bellini, ospite di amici a Moltrasio, scrivesse le arie di quest'opera, mandandole, per approvazione via lago, a Blevio, dove dimorava la grande cantante Giuditta Pasta. Malgrado ciò, la vicenda ha un'ambientazione pastorale e non lacustre.... Melodramma semiserio in due atti, libretto di Felice Romani (da un balletto da Scribe presentato a Parigi), "La sonnambula" vide la “prima” al Teatro Carcano il 6 marzo del 1831. Eccezionale la stagione 1930-31 al Carcano, dove dominarono i già famosi Donizetti e Bellini: quasi una sfida alla grande Scala. Certo l'impresario si assicurò un importante cast di cantanti, tra cui il tenore Giovanni Battista Rubini, ma soprattutto Giuditta Pasta, la diva del momento. Il successo fu immediato e da allora "La  Sonnambula" viene, ancora oggi, rappresentata spessissimo.
La trama. Atto primo.Villaggio svizzero.
Si svolgono i festeggiamenti per le imminenti nozze di Amina (figlia adottiva di Teresa) con Elvino, ricco possidente. Solo l'ostessa Lisa non festeggia: è innamorata di Elvino e rifiuta il corteggiamento di Alessio. Giunge il notaio per redigere l'atto di matrimonio ed Elvino invita tutti in chiesa il giorno dopo. Arriva in paese il conte Rodolfo che si intenerisce rivedendo i luoghi della sua infanzia. Rivolge ad Amina frasi galanti e chiede ospitalità a Lisa, nella sua locanda. Elvino, ingelosito, viene rassicurato da Amina che gli giura eterno amore. La scena si sposta nella locanda dove si vede Lisa introdursi furtiva nella camera del conte. Corteggiata da questi, sta per cedere, quando sopraggiungono rumori che la fanno fuggire perdendo, nella fretta, il fazzoletto. Amina, vittima di sonnambulismo, entra nella camera del conte e Lisa corre ad avvertire Elvino. Rodolfo non vuole approfittare della situazione e, a malincuore, si allontana. Sicché Elvino, accorrendo con alcuni contadini trova Amina stesa sul sofà nella stanza del conte. Sentendosi tradito dichiara di rinunciare al matrimonio.  
Atto secondo. Il popolo vuole sapere se Amina è innocente dal momento che lei stessa si dichiara tale, ma non é creduta. Elvino le strappa l'anello donatole il giorno prima mentre giunge Rodolfo che vuole scagiona Amina. Lisa, felice dell'inatteso evento respinge ancora Alessio. Rodolfo spiega a tutti che la causa di tutti i guai è dovuta al fenomeno del sonnambulismo di Amina, ma Elvino non ci crede. Teresa, madre di Amina, mostra a tutti il fazzoletto di Lisa perso nella camera del conte. Elvino non fa in tempo a rendersi conto della situazione, quando compare Amina, sonnambula, sospesa su una trave del mulino, che vaneggia e sogna di poter rivedere l'uomo che ama. Convintosi della buona fede della fidanzata e della verità delle parole di Rodolfo, Elvino con grande precauzione si avvicina ad Amina, le infila l'anello nuziale risvegliandola con un abbraccio, tra il sollievo generale.
Personaggi e interpreti: Alexej Yakimov (conte Rodolfo); Nadija Petrenko (Teresa); Jessica Pratt (Amina); Enea Scala (Elvino); Marina Bucciarelli (Lisa); Mihail Dogotari (Alessio); Luca Granziera (un notaro). Massimo Lambertini è il direttore; regia di Stefano Vizioli; scene e costumi di Susanna Rossi Jost; luci di Paolo Coduri de' Cartosio; maestro del coro, Antonio Greco. Coro Aslico, orchestra I Pomeriggi Musicali di Milano. Nuovo allestimento.

Maria Terraneo Fonticoli

© RIPRODUZIONE RISERVATA