Mariano <quell'ordinanza
non è stata firmata per i rom>

L'assessore ai servizi sociali, leghista, interviene sulle polemiche nate dall'ordinanza di sgombero. "Niente razzismo e niente rom, il provvedimento riguarda altre situazioni a rischio"

MARIANO «Ma quale ordinanza contro i rom, gli zingari non c'entrano nulla: il testo di quel provvedimento è stato frainteso». Cesare Pozzi, assessore ai servizi sociali, interviene nella polemica nata attorno al documento firmato dal sindaco leghista Alessandro Turati con il quale da venerdì scorso su tutto il territorio comunale è stata vietata la sosta «a qualsiasi tentativo di insediamento a mezzo camper, roulotte, furgoni, autoveicoli in genere o tende e attrezzature da campeggio». Per i trasgressori è prevista una sanzione amministrativa da 500 euro e l'ordine di sgombero immediato. In tutto questo, però, i nomadi – secondo Pozzi – non c'entrano nulla, «al limite solo in maniera marginale». Per l'assessore  leghista, infatti, «parlare di razzismo e di discriminazioni in questo caso è fuori luogo. L'ordinanza non è rivolta agli zingari anche se è innegabile che con questo tipo di limitazione andiamo a prevenire anche questo tipo di situazioni. Il provvedimento è nato per risolvere un problema contingente alla nostra città che riguarda due situazioni specifiche». Pozzi fa riferimento a delle persone – già conosciute dai servizi sociali – che vivono in roulotte e camper vicino alla stazione di via Diaz e all'ospedale di via Isonzo. «Entrambi creano disagio a tutti gli altri residenti. La tensione è alta.
«A Mariano non ci sono e non vogliamo le favelas: qui non è consentito bivaccare per creare disturbo ai cittadini che rispettano le regole. L'unico strumento che l'amministrazione comunale aveva per risolvere i casi esistenti ed evitare che in futuro se ne ripetano altri, era l'ordinanza che abbiamo adottato"

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