Cabiate, petizione con 250 firme
per la sicurezza di via Kennedy

«E' una strada pericolosa e che così non si può più andare avanti. Essendo un rettilineo e per di più periferico, le macchine sfrecciano a velocità folli e infatti non sono mancati gli incidenti: non esiste un marciapiedi di protezione, ma nemmeno basilari strisce pedonali»

CABIATE Oltre 250 firme raccolte in una petizione popolare per chiedere più sicurezza in via Kennedy. Il documento è stato protocollato l'altro giorno in municipio per sottoporre – nuovamente – all'attenzione degli amministratori pubblici le criticità di un collegamento viario sprovvisto di marciapiedi, strisce pedonali e sistema di raccolta delle acque piovane.
Tutti elementi che creano non pochi problemi ai lavoratori e ai residenti della zona come spiega Marcello Capra, dipendente della Dell'Orto Carburatori, azienda ubicata proprio su via Kennedy: «Da tempo segnaliamo in municipio le condizioni di profondo disagio in cui i lavoratori dell'impresa, che sono 360, e tutti quelli che gravitano per motivi diversi su questa strada, devono affrontare quotidianamente – spiega -: ho scritto più di una mail al sindaco, ma non mi ha mai risposto ed è stato proprio questo atteggiamento di indifferenza a spingermi verso la raccolta di firme per la quale non ho fatto fatica a trovare adesioni».
«Via Kennedy è pericolosa e che così non si può più andare avanti. Essendo un rettilineo e per di più periferico, le macchine sfrecciano a velocità folli e infatti non sono mancati gli incidenti: non esiste un marciapiedi di protezione, ma nemmeno basilari strisce pedonali in corrispondenza degli ingessi delle aziende, né dossi rallenta traffico. In più non c'è mai capitato di vedere un vigile urbano fare dei controlli quindi questa strada è alla mercé di chi vuole correre come se fosse in pista». Con tutti i rischi annessi per i pedoni: «Solo per limitarsi al caso diretto della Dell'Orto, qui ci sono 360 persone che quattro volte al giorno attraversano la strada senza alcuna sicurezza: cosa dobbiamo aspettare perché qualcuno intervenga?».
Ma in tal senso l'assessore William Agostoni ha assicurato i primi interventi, come le strisce pedonali, mentre per i dossi bisognerà attendere.

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