Il Comune di Como
non vuole il cinema

Ai gestori della Multisala di Lucino interessa il Politeama, ma Palazzo Cernezzi risponde picche

COMO Quando il circuito Europlex fu assorbito da Uci Cinemas aveva già abbandonato il multisala di Camerlata. Poiché anche la storia locale delle sale cinematografiche non si fa con i se, non si può dire che l'offerta di schermi a Como avrebbe potuto continuare ad essere ben altrimenti ampia. Ma Andrea Stratta, amministratore delegato di Uci Cinemas in Italia (quasi 300 schermi distribuiti su 25 multisala), compensa il possibile rimpianto con la soddisfazione che deriva da Lucino: «Va molto bene: siamo vicini al mezzo milione di presenze, contro 380 mila di un anno prima, e adeguiamo gli investimenti alla crescita del mercato, sicché entro Natale passeremo da due a quattro sale attrezzate con tecnologia per la proiezione digitale 3D, mentre ancora prima apriremo una nuova steak house».
Aleggia sempre il fantasma di Camerlata, però. 
Stimiamo che riaprendo ci toglierebbe circa 150 mila presenze, ma le assicuro che resisteremmo in una competizione dove bisognerà vedere la resistenza dell'eventuale concorrente. Fermo restando che ci siamo dichiarati disponibili a gestire anche il multisala di Camerlata, e c'è stato qualche contatto con Esselunga che al momento aveva però altre priorità. Li abbiamo comunque informati del nostro interesse e non ho esitazioni ad aggiungere che ci piacerebbe molto ampliare l'offerta sulla piazza di Como con una programmazione dedicata anche al cinema di qualità.
L'impianto di Lucino fatica, di là degli esiti al botteghino, a farsi considerare "del" capoluogo, anche se nella convalle resiste solo un cinema monosala. Una strategia è stata elaborata per conquistare, oltre al pubblico, un ruolo cittadino riconosciuto?
Como è la nostra dichiarata ambizione. Tanto che all'Amministrazione comunale avevamo avanzato la proposta di incentivare il trasporto pubblico, pronti a scalare il prezzo della corsa da quello del biglietto e aperti a qualsiasi tipo di collaborazione che del resto abbiamo sollecitato. Senza esito concreto.
È ipotizzabile, ed eventualmente in che forma, uno "sbarco" in città da parte di Uci Cinemas?
Se avete disponibilità di un cinema, abbiamo detto espressamente in Comune, siamo pronti a gestirlo trasformandolo in una sala digitalizzata: dunque prospettando la proiezione non solo di film, ma eventi, dall'opera al musical, magari trasmessi via satellite e in alta definizione, e tutto quello che il futuro riserverà. Intanto posso anticipare che nel volgere al massimo di un paio d'anni procederemo alla digitalizzazione di tutte le nostre sale, perché c'è una serie di spettacoli che si presta egregiamente al 3D e che può comportare un pubblico diverso da quello consueto. Ci crediamo tanto da investire 10 milioni di euro.
Ma a Como città…
L'ipotesi avanzata al Comune era quella di rinnovare e gestire il Politeama. Ma non ha riscosso interesse. 
Bernardino Marinoni

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