Anche Cantù pensa al sindaco
In lizza ci saranno volti nuovi

L'amministrazione scadrà nel 2012 ma la situazione di Como e della Provincia potrebbe trascinare al voto anticipato anche la città del mobile, dove si sta lavorando già per la campagna elettorale. I primi nomi

CANTU' Per fare dei nomi sembra ancora troppo presto e persino poco elegante nei confronti della signora che occupa la poltrona in questione. Ma il totosindaco, a Cantù, non passa mai di moda. E qualcosa pare certo fin d'ora, e cioè che per le prossime amministrative dovrebbero arrivare delle facce nuove. Così come è certo che esiste un punto in comune tra il Pdl e le minoranze di tutti i colori: il desiderio di porre fine al ventennio di predominio leghista.
Tecnicamente, all'attuale amministrazione restano ancora un paio d'anni di lavoro, visto che la naturale scadenza sarà il 2012. Ma le notizie in arrivo da Como, una polveriera politica in attesa di esplodere, portano a lanciarsi in ipotesi per un futuro che potrebbe essere prossimo. L'orizzonte, quello più volte disegnato: se Stefano Bruni dovesse lasciare la carica di sindaco nel capoluogo, se si votasse per le politiche in primavera, se il presidente della Provincia Leonardo Carioni – un se in realtà piuttosto certo – puntasse su Roma. Quest'ultima l'eventualità potenzialmente più carica di conseguenze per la città, poiché s'è più volte immaginato uno scambio tra lui e Tiziana Sala, non più candidabile come sindaco, a Villa Saporiti. Scambio che però, ultimamente, si dà per molto meno probabile, prefigurando invece il passaggio di testimone all'attuale sindaco di Mariano Comense Alessandro Turati, anche lui leghista e alle prese con una maggioranza persino più instabile di quella canturina. Nicola Molteni, deputato e commissario cittadino del Carroccio, ha più volte ribadito che l'obiettivo, a Cantù, è arrivare a fine mandato cogliendo obiettivi qualificanti come l'approvazione del pgt e la costruzione del nuovo palazzetto. Di certo, se si votasse a breve, presentare un candidato non sarebbe semplice. Un nome fatto più volte, quello di Federico Terraneo, che oggi siede in Acsm-Agam e che ha tentato la scalata della Cassa rurale nei mesi scorsi, volto però più noto al sindaco che ai militanti, a quanto sembra. C'è chi punterebbe proprio su Molteni, che però, appunto, siede alla Camera. I nostalgici, invece, guarderebbero con simpatia a Edgardo Arosio, ex sindaco che se all'ombra di San Paolo ha uno zoccolo duro di fedeli nel partito, a livello superiore pare godere di peggior fortuna. E questo è il nodo principale, visto che la decisione se il prossimo primo cittadino sarà un altro padano oppure un pidiellino non verrà certo presa in città, ed è legata a doppio filo alla spartizione delle poltrone nel capoluogo e in Provincia, appunto.
Nessun mistero però che il Pdl si sia stancato di subire le bizze del Carroccio, facendole più volte da stampella in consiglio per evitare il patatrac e che tiene ben stretta per sé la delega all'urbanistica. E nessun mistero che l'idea di esprimere un proprio sindaco solletica, anche se al momento, da risolvere, c'è la questione dei frondisti vicini a Gianluca Rinaldin, che chiedono maggior considerazione e visibilità. Faccenda che si spera di non pagare in termini di consenso.
Dalle parti del centrosinistra la campagna elettorale sta accendendo i motori e l'idea è arrivare a farla partire già all'inizio dell'anno prossimo. La galassia variegata che passa dal Pd ai socialisti a Sinistra e Libertà a Rifondazione comunista si sta compattando, con l'obiettivo di trovare un candidato che possa rappresentare il nuovo, l'alternativa. Tanto che il candidato potrebbe anche essere un rappresentante della società civile, non necessariamente “di sinistra”.
Stesso intendimento per Lavori in corso, che però lavora su due tavoli, puntando a presentarsi anche alle provinciali . In città la civica vuole, forte di una vittoria sfumata per mille voti tre anni fa, essere la più accreditata alternativa agli attuali amministratori, tanto da proseguire sulla propria strada, valutando apparentamenti sono in fase successiva. L'incognita, il nome del sindaco, visto che Claudio Bizzozero, potrebbe passare la mano. E nelle fila del gruppo non manca chi vanta anche passata esperienza come assessore provinciale, per fare un nome Roberto Colombo.

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