Cantù, stop alle auto inquinanti
Più controlli, ma tante deroghe

CANTU' - Torna il freddo, si torna ad accendere il riscaldamento, torna a peggiorare la qualità dell'aria. E torna il blocco ecologico per i veicoli più inquinanti che come sempre si porta dietro qualche perplessità e risultati tutt'altro che radicali. Anche perché, tra un parco auto oramai ringiovanito e deroghe a decine, gli interessati dai divieti sono ormai davvero pochi. I possessori delle vetture più inquinanti - i cosiddetti benzina euro zero e i diesel euro zero, 1 e 2 - dovranno quindi lasciarle in garage dalle 7.30 alle 19.30 fino al 15 aprile. E stop totale in questi sei mesi per i ciclomotori a due tempi euro zero nella zona più critica, la A1, in cui ricade anche Cantù. Sei mesi a motore spento, per i guidatori che peggio fanno all'ambiente. O forse solo quelli con le tasche un po' più vuote, e che non hanno usufruito l'anno passato del ricco pacchetto di ecoincentivi messi sul piatto l'anno scorso dalla Regione e che a questo giro ha subito una notevole cura dimagrante. Anche se qualche bando resta, da qui alla fine dell'anno, per famiglie e imprese che vogliano passare a veicoli più puliti. Una questione parecchio canturina, quest'ultima, visto che il piccolo artigiano con furgoncino molto datato e utilizzato solo per qualche saltuaria consegna è figura che ogni tanto si scorge ancora. «Rispetto all'ordinanza regionale, che comunque abbiamo recepito - spiega il comandante della polizia locale Lucio Dioguardi - abbiamo concesso alcune deroghe per permettere a tutti, anche per questioni di lavoro, di raggiungere le strade di collegamento provinciale». Su queste infatti il divieto non c'è, così come sulle strade comunali che costituiscono il naturale proseguimento delle provinciali, da via Como a via Per Alzate, da via Lombardia a via Mentana, in tutto una quarantina. «Il blocco ha una valenza - prosegue Dioguardi - tanto più che ora abbiamo anche a disposizione un opacimetro, per verificare se i gas di scarico delle auto fermate sono in regola». In tutto, l'anno passato, venne fatta una ventina di multe, sanzioni amministrative dai 155 ai 624 euro, «ma noi per primi vediamo che il parco auto in circolazione è decisamente svecchiato». Certo però, i controlli non sono e non possono essere quotidiani. E le deroghe assai numerose: «Se fermiamo un'auto inquinante – prosegue – ma il conducente ci mostra il documento che attesta come questo sia l'unico mezzo a sua disposizione per raggiungere il luogo di lavoro, oppure un disabile o una persona che deve sottoporsi a terapie mediche indispensabili, ovviamente dobbiamo lasciarla proseguire». Così come sono esclusi dal blocco i veicoli di chi svolga funzioni di pubblico servizio, quelle dei commercianti ambulanti, i blindati per trasporto valori, le auto di medici, veterinari, sacerdoti.

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