Ca' d'industria a Como
Sospesi tre dipendenti

Secondo provvedimento di sospensione per il dipendente protagonista suo malgrado di una seconda perquisizione da parte dei carabinieri di Como, dopo quella subìta poco più di un mese fa.

COMO Nella controversa vicenda Ca' d'Industria, puntuale e come da previsioni, ecco il secondo provvedimento di sospensione per Davide Scarano, il dipendente protagonista suo malgrado, all'inizio della settimana, di una seconda perquisizione da parte dei carabinieri di Como, dopo quella subita poco più di un mese fa. I vertici di Ca' d'Industria hanno notificato all'uomo una sospensione dal lavoro con l'erogazione di metà dello stipendio. Un provvedimento che i sindacati considerano illegittimo.
L'avvocato Fulvio Anzaldo, difensore del dipendente finito sotto inchiesta con l'accusa di aver diffamato il presidente di Ca' d'Industria Domenico Pellegrino e di aver istigato alla violenza contro l'intero Cda della fondazione che gestisce la casa di riposo, l'altroieri era stato facile profeta del nuovo provvedimento di sospensione: «Dopo questa nuova perquisizione lo temo», aveva detto. E infatti, passati pochi giorni dall'intervento dei carabinieri, ecco la comunicazione del provvedimento disciplinare. E mentre le due cuoche e Davide Scarano vengono tenuti lontani da Villa Celesia, tra organizzazioni sindacali e i vertici della fondazione rischia di aprirsi una nuova spaccatura. Giovedì sera, infatti, una cinquantina di dipendenti hanno incontrato i loro rappresentanti in un'assemblea accesa. E problemi sono segnalati, ancora, pure nelle cucine.
P. Mor.

© RIPRODUZIONE RISERVATA