Turismo, Como batte Italia
In un anno aumento del 10%

Nel resto della penisola la crescita è stata del 6%. Il Lario si conferma meta prediletta dagli stranieri: in testa tedeschi, inglesi e olandesi

COMO - C'è la crisi, i conti sono in rosso, la nuova Finanziaria taglia ovunque, i segnali di ripresa sono, quantomeno, contrastanti, a secondo di chi parla e in che occasione. Non può che far piacere, quindi, assistere a una conferenza stampa con tutti i sorrisi sulle labbra perché, almeno in un comparto per quanto riguarda Como e provincia, il segno è assolutamente positivo. «La crescita nazionale sul turismo è del 6% - dice l'assessore provinciale Achille Mojoli (il dato è stato fornito dal presidente dell'Enit Matteo Marzotto, in visita a Como nel week-end per gli “Stati generali della cultura”) - Nel comasco si registra un incremento delle presenze 10,72% mentre gli arrivi sono saliti del 6,20%».
«Nella nostra provincia il turismo rappresenta il 12% del Pil territoriale» afferma Andrea Camesasca, delegato al turismo della Camera di commercio. Un successo dovuto a tanti fattori nonostante, è opinione ampiamente condivisa, ci sia ancora moltissimo da fare da più punti di vista. «È necessario che si crei una cultura condivisa del turismo - prosegue l'assessore - Intanto l'amministrazione provinciale lavora in sinergia con la Camera di commercio e gli albergatori per comprendere sempre di più quali siano le esigenze del territorio ma anche con una rete di esperti per soddisfare le richieste sempre crescenti e diversificate che ci fanno i turisti». E chi sono questi turisti? Nella “top ten” di arrivi e presenze da gennaio alla fine di settembre di quest'anno sono in testa i tedeschi seguiti dagli olandesi e dai britannici. Al quarto posto i paesi non Ue (ovvero Svizzera e Liechtenstein) poi Francia al quinto, Usa sesti, e, a chiudere, Belgio, Australia, Austria e Spagna.

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