La Bennet pronta a viaggiare
Trinchieri: "Niente paura"

"Volevamo la bicicletta, ora ci tocca pedalare - avverte Andrea Trinchieri -. Lamentarsi ora ha poco senso. Ma aver vinto martedì in maniera convincente in Eurocup ci dà benzina".

Bennet Cantù in tour, in Italia e in Europa. Quattro trasferte consecutive attendono la squadra di coach Trinchieri.  Avellino, Istanbul, Caserta e Groningen. Sforzi raddoppiati, meno tempo per allenarsi e preparare le partite. Così sarà anche per domani, quando Cantù è attesa in Campania, per affrontare Avellino. «Volevamo la bicicletta, ora ci tocca pedalare - avverte Andrea Trinchieri -. Lamentarsi ora ha poco senso. Ma aver vinto martedì in maniera convincente in Eurocup ci dà benzina». Un ciclo terribile, «quattro partite di una gravità assoluta, a partire da Avellino». L'Air, a 6 punti come Cantù, per Trinchieri è la squadra del momento: «Giocano praticamente con cinque americani, con percentuali di assoluto livello. Hanno vinto a Montegranaro e hanno battuto Roma: mi sembra una squadra in salute. E' uno scontro diretto? Lo sono tutti, magari non per il dato della classifica, ma per qualità degli organici».
Tattiche per arginare la velocità di Avellino? «Non possiamo pensare di giocare in campo aperto. Servirà la massima accortezza. Ci aspetta un compito di grandissima attenzione e dedizione al sacrificio difensivo». Già, la difesa. Cantù subisce poco e ha la terza miglior difesa del campionato, dopo Bologna e Milano: «Con Siena la difesa poteva essere decisiva, con i greci lo è stata. La solidità è una delle qualità che ho chiesto alla squadra». Da un 1 su 16 da tre di sabato con Siena al 10 su 17 contro Panellinios. Un allenatore come si spiega questa metamorfosi? «Il nostro 1 su 16 è figlio di una buona difesa di Siena e della nostra mancanza di serenità: merito loro e demerito nostro. Poi i ragazzi hanno capito che con due canestri in più avremmo battuto Siena. Era scritto che avremmo fatto 10 su 17 in Coppa».

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